Scocca l’ora del derby di Romagna. Oggi c’è un Cavalluccio da domare

Rimini vuol fare lo sgambetto al Cesena e Troise spera nel ’Neri’: "Lo stadio pieno ci supporterà"

di DONATELLA FILIPPI -
9 febbraio 2024
Scocca l’ora del derby di Romagna. Oggi c’è un Cavalluccio da domare

Scocca l’ora del derby di Romagna. Oggi c’è un Cavalluccio da domare

Vigile attesa o provare ad aggredire per non essere aggrediti? Novanta minuti nei quali ci sono tutte le insidie di un derby e tutte quelle che comporta affrontare la prima della classe. Sarà un Rimini-Cesena, sulla carta, non ad armi pari quello che ha quasi fatto sold out al ’Romeo Neri’. Troise conosce la forza dei bianconeri e anche se non era seduto sulla panchina del Rimini all’andata, almeno un migliaio di volte i tifosi biancorossi hanno sussurrato al tecnico quel risultato dolorosissimo. Da vendicare, sportivamente si intende. "Un risultato di cui portiamo addosso la responsabilità – dice Troise alla vigilia – E in più a questo punto della stagione i punti pesano per tutti, anche se per obiettivi diversi. Conosciamo e rispettiamo la forza del nostro avversario, ma i derby fanno storia a sè. E il nostro stadio ci supporterà". Anche se l’allenatore del Rimini sa che ci vorrà ben altro per fermare lo potenza di fuoco del Cesena. "E’ una squadra che concede pochissimo agli avversari – guarda negli occhi i bianconeri Troise – perché è solida e perché difficilmente ti viene a prendere alta. Sappiamo di avere poche opportunità, ma quelle poche le dovremo saper sfruttare al massimo, con più qualità rispetto a quanto abbiamo fatto lo scorso turno con il Perugia. Dobbiamo essere più precisi e più convinti". Poi per il resto l’allenatore campano predica equilibrio. "Non possiamo pretendere di aggredire una partita per 90-95 minuti – dice – Sappiamo quanto siano pericolosi i bianconeri poi nel recupero palla, nelle transizioni. Dovremo essere bravi nell’alternare i periodi di gara in cui potremo attaccarli e quelli in cui dovremo aspettarli un po’ di più. Dobbiamo essere preparati nel momento in cui cercheremo di andare a prenderli alti, perché lo faremo, se saremo bravi a creare le circostanze. Dovremo lavorare anche su un altro principio di questo avversario molto forte: palla diretta, caccia della seconda palla per poi conquistare la metà campo nostra". Tante trappole in soli novanta minuti. Ma quello che di certo non mancherà sarà il calore dei tifosi: circa in 5.000 oggi a tifare Rimini. "“Il fattore campo può essere determinante in un derby, che è sempre un qualcosa di diverso – ci spera Troise – Al di là degli aspetti tattici e di quelli che sono i dati, i punti e la forza delle squadre. Non lo dico io, ma lo insegna la storia. Molte volte non è il favorito a vincerla".

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