Serie D: il tecnico Calori e il ds Del Grosso i più bersagliati. Montevarchi nel mirino dei tifosi. La società: "Basta con le offese»

All’indomani del pari nel derby col Sansepolcro un duro comunicato sintetizza il delicato momento.

19 dicembre 2023
Montevarchi nel mirino dei tifosi. La società: "Basta con le offese"

Montevarchi nel mirino dei tifosi. La società: "Basta con le offese"

MONTEVARCHI

L’Aquila è già con la mente al posticipo di giovedì prossimo al Carlo Zecchini di Grosseto (ore 15), ma il derby pareggiato con il Sansepolcro ha lasciato di nuovo più di uno strascico. E non solo per il rosso a Keqi, all’esordio, che in Maremma priverà i rossoblù di un giocatore prezioso per dinamismo e inventiva. All’indomani dell’1-1 con i biturgensi, i vertici montevarchini hanno diffuso un comunicato che potrebbe sintetizzarsi nella frase "critiche sì, offese reiterate no". Prima, durante e, soprattutto, alla fine della partita e al rientro negli spogliatoi i tesserati aquilotti - si legge – vengono apostrofati con toni sempre più pesanti e offensivi. Un andazzo che si ripete ogni domenica e che, quindi, assai prima della gara di domenica scorsa. Adesso, però, il sodalizio di via Gramsci ritiene che la misura sia colma, perché i rilievi critici, anche aspri, vanno accettati anche nel calcio dalla memoria corta, ma gli insulti sistematici, invece, non possono passare sotto silenzio: "I tesserati della stagione in corso – precisa la dirigenza del club – e quelli delle precedenti sono stati scelti dalla società e finché sono tali vanno sostenuti e incoraggiati. Tifare contro uno o più di loro è tifare contro l’intera squadra e, di conseguenza, contro questa società. Esprimiamo forte dissenso da un simile comportamento. Contestare è lecito ma le offese ripetute non sono da sportivi civili".

Da qui l’appello ad un comportamento più corretto e responsabile "nei confronti di chi – è la conclusione del comunicato – lavora ogni giorno con determinazione e professionalità e, a tutt’oggi, gode della piena fiducia". Nel recente periodo i più bersagliati da una parte della tifoseria sono stati l’allenatore Simone Calori e il direttore sportivo Nicola Del Grosso, destinatari anche di uno striscione che ne auspicava l’allontanamento, esposto ad Orvieto, al termine di un incontro vinto, peraltro, per 3 – 0. Con il richiamo a far quadrano, nonostante una prima parte di campionato inferiore alle attese e che ha costretto il Consiglio del Montevarchi a stanziare un budget supplementare per rinforzare l’organico, i dirigenti aquilotti rivendicano la costanza dell’impegno finanziario dimostrata nei fatti dalla rifondazione del 2011.

Viene alla mente, allora, la frase pronunciata spesso da Lezio Losi, il presidente gentleman scomparso sette anni or sono: "I giocatori e gli allenatori passano; le società, invece, devono restare". Passando agli aspetti propriamente tecnici, la sfida in casa del Grosseto, tra i candidati al salto in Lega Pro, è di quelle in cui le motivazioni, per dirla con Calori, vengono da sole: "Mi preoccupava di più la gara con il Sansepolcro – ha sottolineato il tecnico rossoblù – perché la posta in palio era molto alta. Il Grosseto è fortissimo ma ora posso dire di avere una squadra in grado di giocarsela con tutti".

Giustino Bonci

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