Serie D, l’ex ds della promozione: "Il mio cuore è sempre rimasto qui». Carpi, il ritorno di Motta: responsabile scouting

Il Carpi annuncia il ritorno di Riccardo Motta come responsabile scouting, dopo 106 giorni. L'ex ds entusiasta di contribuire alla crescita del club e ringrazia il presidente Lazzaretti per la fiducia. Motta punta a scoprire nuovi talenti per il futuro del Carpi, mantenendo un dialogo costante con il ds Bernardi.

di Redazione Sport
17 settembre 2024
Il Carpi annuncia il ritorno di Riccardo Motta come responsabile scouting, dopo 106 giorni. L'ex ds entusiasta di contribuire alla crescita del club e ringrazia il presidente Lazzaretti per la fiducia. Motta punta a scoprire nuovi talenti per il futuro del Carpi, mantenendo un dialogo costante con il ds Bernardi.

Il Carpi annuncia il ritorno di Riccardo Motta come responsabile scouting, dopo 106 giorni. L'ex ds entusiasta di contribuire alla crescita del club e ringrazia il presidente Lazzaretti per la fiducia. Motta punta a scoprire nuovi talenti per il futuro del Carpi, mantenendo un dialogo costante con il ds Bernardi.

Formalmente è rimasto lontano dal Carpi per 106 lunghi giorni, dal 31 maggio giorno del suo addio ufficiale dopo il capolavoro del ritorno in D, a ieri, quando il Carpi ha annunciato di aver affidato a Riccardo Motta – ds della cavalcata vincente in D – "l’incarico dello sviluppo dell’area scouting biancorossa". Ma in realtà il dirigente bolognese, che lunedì compirà 43 anni, non è mai stato lontano dalla sua creatura dopo la mancata conferma per motivi lavorativi, presente al ’Cabassi’ nelle due gare casalinghe con Rimini e Perugia e abbonato in tribuna come l’anno scorso. "Non sono mai andato via – sorride – il mio cuore è sempre stato a Carpi. E voglio ringraziare il presidente Lazzaretti per questa seconda opportunità: mi ha chiamato due settimane fa dicendomi che mi aveva visto con ’gli occhi dell’innamorato’ del Carpi. E mi ha proposto questo nuovo ruolo". La nascita di una vera e propria area scouting, affidata a un ds amato dalla piazza e che ha dimostrato il suo valore sul campo, è un segnale deciso che Lazzaretti lancia, nel segno della programmazione futura del suo Carpi. "È una scelta di lungimiranza del presidente – prosegue Motta – per una società professionistica che deve cominciare a trovare sostenibilità. Lo scopo è quello di andare a scovare nuovi giocatori che possano fare a caso del Carpi per creare patrimonio. Un percorso già iniziato 12 mesi fa, perché già in D c’erano tanti ragazzi presi con quella idea e a cui si è dato continuità in estate, lavorando con contratti pluriennali. Ora andremo a conoscere ancora meglio il territorio, per far sì che pian piano si riesca a mettere insieme una struttura che dia risultati nel più breve tempo possibile". Motta ha già cominciato a interfacciarci ds Bernardi, ma il suo ruolo sarà lontano dalla quotidianità della squadra. "Con Marco (Bernardi, ndr) c’è un confronto costante – prosegue – anche lui come ha sempre fatto andrà a seguire delle gare, mentre noi lo faremo quotidianamente. La mia mansione è molto chiara: la ricerca e lo sviluppo dell’area scouting non ha a che fare con le dinamiche della squadra. Sono due comparti stagni che dialogano". Motta torna anche sull’addio. "In C serviva una persona dedicata al 100% al Carpi – spiega – e io non potevo rinunciare al lavoro, avevo dato mia disponibilità anche a coadiuvare Marco. Ma la scelta di puntare su di lui è stata la migliore".

Dal campo. Ieri la ripresa verso Ferrara con Calanca e Panelli ancora a parte e a forte rischio.

In foto: l’ex ds Motta al debutto col Rimini con lo storico tifoso Claudio.

Davide Setti

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