Settembrini: "Arezzo, regaliamoci un sogno". La rivincita del capitano è iniziata col derby

"Sono pronto per i playoff, vinciamo domenica e guadagniamo una posizione. Questa maglia sarà l’ultima della mia carriera"

di AREZZO -
25 aprile 2024
Settembrini: "Arezzo, regaliamoci un sogno". La rivincita del capitano è iniziata col derby

Settembrini: "Arezzo, regaliamoci un sogno". La rivincita del capitano è iniziata col derby

di Andrea Lorentini

Indiani lo ha rilanciato nel derby e lui, da perfetto capitano, si è fatto trovare pronto sciorinando una prestazione di qualità e sostanza. Andrea Settembrini si è riscoperto al centro dell’ proprio nella gara più sentita e nel momento topico della stagione dimostrando di essere una risorsa preziosa per il cavallino. Indiani ha dichiarato che la salvezza anticipata e i playoff, valgono più della promozione dello scorso anno. E’ d’accordo? "Li metto sullo stesso livello. Sono due imprese che ci rendono felici e orgogliosi. Nella passata stagione abbiamo vinto superando delle difficoltà lungo il percorso e vincere non è mai facile ne scontato. Quest’anno siamo andati oltre l’obiettivo di partenza e siamo enormemente soddisfatti. Questi risultati sono frutto del lavoro della squadra, dello staff tecnico, della società. La crescita costante e continua non è avvenuta per caso, ma perchè dietro c’è una programmazione".

Qual’è stata la chiave di volta di questa stagione?

"La vittoria nel derby di andata ci ha dato molta fiducia dopo una prima parte altalenante. I giovani dovevano adattarsi alla serie C e anche noi esperti ci abbiamo messo un po’ ad ingranare". Nel 2024 è stato un altro rispetto alla prima parte di campionato. "Aver approcciato gennaio subito con due successi (Rimini e Carrarese ndr) ci ha dato una spinta ulteriore. La differenza poi l’hanno fatta i singoli. Quando Guccione e Pattarello sono saliti di tono la squadra ne ha beneficiato. Senza dimenticare ovviamente Gucci". Quante possibilità di arrivare settimi?

"Se domenica facciamo tre punti, sono convinto, che almeno una posizione la guadagniamo. Noi dobbiamo pensare a vincere la nostra partita. Di sicuro migliorare la classifica è un vantaggio".

Ai playoff con quale spirito? "Spensierati. Non abbiamo niente da perdere, ma servirà l’atteggiamento del girone di ritorno. E’ chiaro che se giocheremo in trasferta con l’obbligo di vincere avremo una difficoltà in più, ma siamo in ballo e vogliamo ballare fino in fondo".

C’è la possibilità ai playoff di incrociare la Juventus Next Gen con il rischio di non avere il sostegno dei tifosi per la nota protesta contro le squadre B.

"Sinceramente mi auguro di non incontrarla".

Il cambio di modulo l’ha penalizzata riducendole gli spazi e i minuti. Come ha vissuto il periodo in cui è stato fuori?

"E’ il mio lavoro. So cosa significa stare in panchina anche se per fortuna, in carriera, di momenti cosi me ne sono capitati pochi. Ho sempre messo la squadra e la maglia davanti a tutto. La mia forza è stata quella di non mollare mai, di allenarmi al massimo sia per stare in pace con la conoscenza che per dimostrare all’allenatore che meritavo un posto. I novanta minuti di domenica nei quali ho tenuto fisicamente dopo due mesi che non giocavo sono stati una piccola rivincita".

Ha un contratto fino al 2026. Conferma che l’ sarà ultima squadra della sua carriera?

"Assolutamente. Potete starne certi. L’amore per questo club è indiscutibile. Quando ho firmato due anni fa avevo due obiettivi. Il primo l’abbiamo raggiunto con il ritorno in C, il secondo per adesso è un sogno. Vediamo come finisce questa stagione e poi penseremo alla prossima".

Continua a leggere tutte le notizie di sport su