Siena al ‘Franchi’, servirà pazienza. Castellani: "Problemi da superare"

Il Consiglio di Stato ha rigettato l'ultimo ricorso dell'Acr Siena, aprendo la strada al ritorno dei Franchi e del Bertoni al Comune. Però, prima di riutilizzarli, ci sono quattro step da superare, tra cui la riformulazione dei costi e la creazione di un cantiere.

4 ottobre 2023
Siena al ‘Franchi’, servirà pazienza. Castellani: "Problemi da superare"

Siena al ‘Franchi’, servirà pazienza. Castellani: "Problemi da superare"

Alla luce della sentenza del Consiglio di Stato che ha rigettato l’ultimo ricorso dell’Acr Siena, per l’esclusione dalla Lega Pro e con l’udienza per la decisione sulla liquidazione giudiziale del club al Tribunale di Siena per le vicende del San Miniato (che potrebbe mettere una pietra tombale sull’era Montanari) in programma mercoledì prossimo, il Franchi e il Bertoni potrebbero tornare nella disponibilità del Comune anche prima del 7 dicembre, data in cui è fissata l’udienza del Tar della Toscana in merito alla revoca della concessione. Perché il Franchi possa però tornare la ‘casa’ della squadra di Magrini – previo accordo tra l’amministrazione e la nuova società – e dei suoi tifosi, l’iter non è così semplice e lineare. "Ci sono quattro step da superare – spiega il geologo Federico Castellani (al centro nella foto), tra i professionisti che si sono occupati di redigere il progetto dei lavori al vecchio Rastrello –. Il primo: il 13 marzo scorso l’Acr Siena ha pagato il progetto che poi è stato depositato al Genio Civile. Di fatto, a oggi, è in mano all’ingegner Montanari. Quindi il Comune dovrà interfacciarsi con lui o trovare un’altra soluzione. Risolta questa problematica, non essendo lo stesso Comune un soggetto privato, dovrà quanto prima organizzarsi per indire una gara pubblica, tenendo in mente costi e tempi, al momento dell’assegnazione. Costi che andranno riformulati: i prezzi dei materiali, come sappiamo, negli ultimi mesi sono aumentati e se l’investimento prima era di una cifra tra 800mila euro e un milione più iva, adesso sarà di maggiore entità".

Le tempistiche sono un altro scoglio. "Secondo il parere dei tecnici – sottolinea Castellani –, gli interventi hanno una durata di circa 120 cantierabili, ovvero solari e continuativi. Vanno cioè esclusi nel conteggio i festivi, i giorni persi per problemi al cantiere o per il maltempo". C’è poi l’aspetto logistico. "Vista anche la posizione del Franchi – chiude il geologo –, non è così semplice creare un cantiere, servirà, per esempio creare una pista di accesso, per gru, camion e i mezzi della ditta. Gli interventi più invasivi riguardano la tribuna coperta dove, in primis, dovrà essere tolta la tettoia e ricostruita secondo le direttive della Sovrintendenza. Servirà insomma, da parte dell’amministrazione, un programma preciso nelle tempistiche e nella logistica".

Angela Gorellini

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