Tra presente e futuro parla Manzo. I primi mille giorni del presidente
Evento al Pietro Aretino con Orgoglio Amaranto. Mercato: Crisafi in uscita, Kozak ora può far comodo
di Luca Amorosi
AREZZO
L’arrivo nell’estate in cui il Covid aveva chiuso gli stadi (e non solo). Una prima stagione a dir poco amara segnata dalla retrocessione, un parco giocatori a dir poco numeroso e un progetto tecnico naufragato in serie D. Non è andata meglio l’annata successiva dove l’obbligo di tornare in Lega Pro si è tramutato in una stagione fatta di rivoluzioni tecniche, dirigenziali, in panchina, fino alla feroce contestazione da parte della Minghelli. Poi l’arrivo di Giovannini, frutto della prima vera scelta di voltare pagina, azzerare (quasi) tutto e ripartire con un organigramma più snello e progetti mirati tra cui il risanamento dei conti, stadio e centro sportivo. Fino al ritorno in serie C e all’attualità, in cui la piazza apprezza, applaude e appoggia a 360 gradi il progetto tecnico e societario. Una sorta di ottovolante quello che Guglielmo Manzo, il patron dell’Arezzo, atteso questa sera l teatro Bicchieraia per parlare dei suoi primi mille giorni in amaranto.
Il presidente dell’Arezzo sarà il protagonista assoluto dell’evento organizzato stasera dal comitato dei tifosi Orgoglio Amaranto con il patrocinio del Comune di Arezzo al teatro Pietro Aretino in via Bicchieraia. Inizio alle ore 21, con il patron che parlerà a ruota libera tra passato, presente e futuro del Cavallino con la conduzione del giornalista Andrea Avato e incalzato dalle domande di tifosi e appassionati. L’iniziativa rientra nella rassegna organizzata dal comitato di azionariato popolare, che detiene l’un per cento delle quote sociali della Ss Arezzo, per proseguire le celebrazioni per i cento anni di storia dell’Arezzo calcio. Il primo evento, dedicato a Serse Cosmi e alla squadra che ottenne due promozioni dal Cnd alla C1, si era tenuto poco più di un mese fa. L’evento ha un titolo fortemente evocativo: "100 anni di storia, 1000 giorni al Timone", per ricordare che Manzo è sì presidente dell’Arezzo a tutti gli effetti da poco più di due anni, ma gravita intorno all’amaranto fin da quando, nell’agosto 2020, le quote di maggioranza della società passarono da La Cava a Mag Servizi Energia. Si parlerà di tutto questo stasera, tra attualità e soprattutto programmi e ambizioni future, di fronte a una platea che si prevede affollata, interessata anche al progetto stadio di cui si parla da tempo e per il quale si attendono novità dopo un primo parare favorevole espresso seppur informalmente da Palazzo Cavallo
L’ingresso è gratuito fino a esaurimento posti. Durante la serata, interverranno anche il presidente di Supporters in Campo Stefano Pagnozzi e il tifoso-imprenditore Marco Benedetti. E chissà che al presidente non scappi anche una battuta sul mercato, a meno di una settimana dalla sua chiusura. Dopo gli acquisti del terzino Donati e del centrocampista Catanese e le cessioni di Zona e Poggesi, la priorità è sistemare il reparto offensivo. In questo senso, in uscita restano sempre il giovane argentino Crisafi, che Giovannini e Cutolo vorrebbero girare in prestito a una squadra che possa dargli maggiore minutaggio. Le soluzioni sembrano esserci, va solo trovata quella ritenuta più idonea per la crescita del calciatore. Infine, c’è il capitolo Libor Kozak: la punta non viene convocata dalla gara interna contro la Lucchese di inizio dicembre ed è fuori lista, ma se a lui non verranno formulate offerte concrete e soprattutto se non arriverà nessun attaccante in questi ultimi giorni di mercato, allora il giocatore ceco potrebbe anche rimanere ed essere reintegrato come vice-Gucci fino al termine di questa stagione. Ma si sa, le vie del mercato sono infinite e in questi sei giorni che restano può ancora accadere di tutto.
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