Viareggio primo da solo. Santini elogia lo spirito

Le zebre staccano il San Piero a Sieve (sconfitto 4-1 in casa dalla Cerretese) e si godono la profondità della rosa che consente di fronteggiare i vari problemi.

5 dicembre 2023
Viareggio primo da solo. Santini elogia lo spirito

Viareggio primo da solo. Santini elogia lo spirito

Prestazione così così contro il Castelnuovo ma comunque altra vittoria e primo posto solitario in classifica. Il Viareggio, che in casa sul sintetico del Marco Polo Sports Center ancora non riesce ad esprimersi come vorrebbe a livello di continuità nei 90 minuti, mette tutti d’accordo in quanto a solidità, cinismo e concretezza. Per quanto ci siano da limare alcuni aspetti sia in fase difensiva sia in fase offensiva, poi la forza di molte individualità bianconere emerge: dal Carpita cui è sempre difficile far gol al Bertacca che là dietro vince duelli con chiunque e sbroglia tante matasse (domenica non c’era... ma ci ha pensato un Benedini sempre piazzato bene a sventare molti pericoli), dal Belluomini che ara la fascia destra a piacimento al Brega che incide con giocate (gol e assist) mai banali... senza dimenticare un centrocampo con tanti pezzi di spessore (contro il Castelnuovo il migliore è stato Fazzini con la sua eleganza tutta mancina) ed un attacco dove "l’alligatore" Ceciarini e Chicchiarelli il loro contributo qualitativo e quantitativo lo danno costantemente per mantenere certi equilibri altrimenti insostenibili in questo tipo di 4-3-1-2.

L’allenatore Stefano Santini analizza così il match vinto 3-1 (ma faticando) coi garfagnini: "È stata una partita difficile anche perché abbiamo subito dovuto fare i conti con varie problematiche. Bertacca nel riscaldamento ha sentito dolore e non cel’ha fatta. Poi durante la gara Pizza ha sentito tirare ed ha chiesto il cambio all’intervallo, dopo che già a metà primo tempo avevamo dovuto cambiare il 2004 Lombardi che stava male. Tutto ciò ha spezzettato un po’ quella che poteva essere la nostra crescita dal punto di vista del gioco. Nella ripresa poi abbiamo dovuto fare degli accorgimenti poiché nel momento in cui loro facevano il loro gioco, dandoci parecchi problemi col movimento di Grassi che andava a prendersi palla lateralmente per poi accentrarsi, dovevamo avere l’umiltà di adattarci alla situazione e prendere le giuste contromisure tattiche, andando con dei raddoppi costanti. E proprio questa è stata, secondo me, la nota positiva della nostra gara: lo spiritio di sacrificio. I cambi poi hanno inciso, vedi Minichino e Scaranna. Emergere in questa sfida era dura".

Simone Ferro

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