Vis, manca solo chi butta la palla dentro Con l’Olbia una squadra senza forza d’urto
La sconfitta dice che si può attaccare quanto si vuole ma senza gol i punti non arrivano. Dagli avversari tre occasioni importanti
Sulla carta, era la partita più abbordabile delle prime otto. Prometteva bene alla vigilia, prometteva anche dopo un primo tempo giocato a lungo nella metà campo avversaria. Prometteva, in qualche modo, fino al raggelante gol di Bellodi, improvviso quanto decontestualizzato. Ma figlio di una logica. Che dice: puoi attaccare quanto vuoi ma se non la butti dentro poi rischi di perdere. E ancora: beato chi sa calciare le palle da fermo. Vis e Olbia hanno battuto 7 angoli a testa, quello confezionato da Ragatzu per il centrale di scuola Milan ha fatto la differenza. Se vogliamo, c’è un altro dato a sintesi della partita: le due squadre hanno concluso con 7 tiri a testa. Di quelli vissini, 4 sono in porta ma con un’unica palla gol sottomisura (Sylla); per il resto, conclusioni dalla distanza. L’Olbia ha sempre centrato lo specchio e oltre al gol ha prodotto almeno altre tre occasioni importanti.
Si è capito dove sta il limite della squadra di Banchieri, in continuità con la scorsa stagione ed evidenziato anche dal precampionato. Manca chi la butti dentro. La squadra esercita pressione ma non ha forza d’urto. La novità rispetto alle ultime stagioni è la ‘postura’ in campo: si mantiene corta, aggredisce alto, prende campo, produce la trama di gioco necessaria al resto. E frequenta l’area di rigore. Ma non finalizza. Sylla si è divorato dopo un minuto la grande occasione, Mamona nel primo tempo ha sfondato più volte a destra e traversato palloni invitanti che nessuno è andato ad aggredire con convinzione. Karlsson nella ripresa ha mancato due volte la porta. Quanto alle conclusioni da fuori, sembrano spesso momenti di egoismo individuale. Anche se Rossetti ha sfiorato il colpo nel finale.
‘Dobbiamo essere più bravi a curare quei dettagli - la sintesi di Banchieri - che poi condizionano le partite. Migliorare nelle due aree’. Anche perché giocare senza segnare produce alla lunga frustrazione e la frustrazione porta alle sbavature che segnano le partite: vedi Bellodi lasciato tutto solo a centro area. Di fatto, l’Olbia ha fatto sua la lezione della scorsa stagione: la Vis aveva vinto in Sardegna allo stesso modo, dopo aver lasciato sfogare gli avversari. Si è visto poi quanto conti l’aspetto mentale: ai sardi in questo momento riesce tutto.
Due sconfitte nelle prime due giornate, in Serie C non succedeva dalla stagione 2004-05. La prima in casa (anche se a Recanati) non giova certo all’umore dell’ambiente. Presto comunque per sentenziare, anche perché Banchieri ha materiale su cui lavorare. I prossimi giorni diranno se Marcandella può recuperare in fretta dall’ultimo problema (fascite plantare), mentre Zagnoni ne avrà ancora per un po’. Ora bisogna preparare con scrupolo la trasferta di sabato in casa della Carrarese, ieri uscita vittoriosa nel derby di Arezzo. Il conforto è vedere una squadra modellata su un’idea di gioco. Con questi presupposti, almeno te la giochi con tutti.
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