Ciclismo amatoriale. Torna domenica il Giro del Muraglione
Partenza e arrivo al Parco urbano: tre i percorsi per le bici, di lunghezza e difficoltà crescente
La 45ª edizione del Giro del Muraglione partirà domenica 1° settembre dal Parco urbano. Saranno circa 400 i partecipanti che prenderanno il via alle 8, in un raduno ciclistico rivolto alle categorie amatoriali e aperto agli atleti disabili, con la possibilità di iscriversi fino a pochi minuti dal via.
La manifestazione è organizzata dal gruppo cicloturisti Avis, che nel 2025 compirà 50 anni di vita e che proporrà tre percorsi alternativi dell’entroterra forlivese. Ogni tracciato sarà distinto da un colore che richiama la donazione del sangue, la cui promozione rappresenta la finalità primaria dell’evento. Il circuito lungo sarà "rosso" come il sangue, per un totale di 128 chilometri e 1259 metri di dislivello, quello medio "giallo" come il plasma è invece di 68 chilometri con 578 metri di dislivello e il percorso corto "azzurro", come l’Avis (associazione volontari italiani sangue) conta 59 chilometri e 285 metri di dislivello. I tracciati rosso e giallo sono riservati agli atleti in possesso di certificato medico di idoneità alla pratica agonistica (cicloamatori), mentre quello azzurro è per i cicloturisti.
"L’iniziativa – spiega Michele Catozzi, referente Avis comunale – ha un duplice scopo: supportare la cultura del dono e della solidarietà e incentivare uno stile di vita sano attraverso lo sport, in particolare il ciclismo, così popolare in tutto il territorio romagnolo". Il Giro del Muraglione è un progetto solidale che destinerà parte della quota di iscrizione all’acquisto di attrezzature per il Centro di raccolta del sangue del comprensorio forlivese. La manifestazione, a marcia libera, è con partenza alla francese (successione di piccoli gruppi di 15 ciclisti ogni 10 o 15 minuti, per evitare, in raduni numerosi, di creare problemi di viabilità). Il circuito si sviluppa nei comuni di Forlì, Predappio, Galeata, Premilcuore, Portico-San Benedetto in Alpe, Rocca San Casciano, Dovadola e Castrocaro Terme con ritorno, sempre al Parco urbano, entro le 14. Al termine è previsto un pasta party finale.
Lungo il percorso, invece, saranno tre i punti di ristoro: a San Zeno (nel territorio di Galeata che insiste sulla vallata del Rabbi), al passo delle Cento Forche e al passo del Muraglione. "La donazione di sangue è un gesto di solidarietà importante – afferma l’assessore comunale allo sport Kevin Bravi – e anche la scelta del Parco urbano è significativa: ripartire da un luogo simbolo duramente colpito dall’alluvione. Stiamo lavorando per restituire in pieno la fruibilità dell’area verde che è la meta preferita di tanti forlivesi, dove fare sport e trascorrere momenti di relax all’aria aperta".
Gianni Bonali
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