Ciclismo - La storia. Esposti, dagli scacchi alle sfide su due ruote

Il figlio d’arte (il padre Stefano è stato campione italiano di mtb nel ’94) debutterà fra i dilettanti "Elite"

22 agosto 2024
Esposti, dagli scacchi alle sfide su due ruote

Federico Esposti, premiato al termine di una gara: è una grande promessa

Campione giovanile del gioco degli scacchi, poi promettente atleta nelle corse a piedi, da qualche tempo si è rivelato un passista-scalatore di valore e, a giorni, debutterà tra i dilettanti primo anno "Elite" nella squadra ciclistica del Gs Gragnano. Parliamo di Federico Esposti, 23 anni, di Castiglione, studente di Ingegneria meccanica all’Università di Pisa e, per quanto riguarda il ciclismo, figlio d’arte, in quanto suo papà Stefano è stato campione italiano assoluto di mountain bike nel 1994.

"Da piccolo – racconta Federico Esposti – giocavo a scacchi; ho fatto parecchi tornei e sono stato anche campione regionale. Un giorno mio padre mi portò in bici. Era la prima uscita vera che facevo, senza alcun allenamento e non sapevo come sarebbe andata. Ci dirigemmo verso il Parco dell’Orecchiella, salendo da San Romano. Non misi mai il piede a terra, ma ricordo tutt’ora la fatica devastante che provai, tanto da non riprendere la bici per tanto tempo".

Poi l’amore per la corsa a piedi. "Iniziai a correre per svago – racconta ancora Esposti – ; poi, piano piano, mi prese la “malattia” e da lì non riuscivo più a stare fermo un giorno. Ho effettuato alcune gare, con pochi mesi di allenamento serio e sono arrivato a vincerne una, prima di essere costretto a fermarmi per un dolore a un ginocchio. Da lì ho iniziato a riprendere confidenza con la bicicletta".

La sua prima gara in bici?

"E’ stata una cronoscalata nel luglio 2022 ad Avaglio, in provincia di Pistoia. Avevo poco allenamento e faceva un caldo terribile. “Scoppiai” quasi subito, però volevo andare al traguardo. Negli ultimi quindici minuti di gara provai una sofferenza che mi ricorderò per sempre. A gareggiare, con la dovuta preparazione, ho iniziato quest’anno, ad aprile, alla Gran fondo a Lucca, dove ho vinto con quattro minuti di distacco sul secondo. Poi a Bagni di Lucca sono stato secondo assoluto dietro a Francesco Manuel Bongiorno, classe 1990, professionista dal 2013 al 2021, buon scalatore. Due settimane dopo, però, sono riuscito a batterlo nella Gran fondo della Versilia. Nelle gare amatoriali di gruppo mi sono trovato più in difficoltà, ma, nonostante l’inesperienza e i percorsi completamente piatti e non adatti a me, in un paio di gare ho vinto la mia categoria. Ho vinto, poi, la cronoscalata di Avaglio, dove, nel 2022, avevo tanto sofferto. Ci tenevo a far bene e ci sono riuscito. Più recentemente ho vinto la Gran fondo della Garfagnana e sono arrivato terzo alla Prato-Doganaccia".

Ora si apre una nuova pagina, vero?

"La mia nuova avventura sarà con i dilettanti del Gragnano. Una sfida molto difficile, in quanto dovrò imparare quasi da zero, come stare in gruppo, fare le discese con gente che va forte davvero. Parto con l’umiltà di chi ha tanto da imparare, ma con grinta e determinazione".

Dino Magistrelli

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