Sinner: "Sono cresciuto". C’è il derby con Vavassori

Tennis A Miami riparte dal torneo in cui per la prima volta fu in finale in un 1000. Berrettini dopo la sconfitta con Murray e il malore: "Non potevo mollare".

di DORIANO RABOTTI -
22 marzo 2024
Sinner: "Sono cresciuto". C’è il derby con Vavassori

Sinner: "Sono cresciuto". C’è il derby con Vavassori

MIAMI (Stati Uniti)

Fa bene al cuore sentire la maturità con cui il ventiduenne Jannik Sinner affronta una vigilia che ogni volta diventa più delicata, perché adesso tutti delirano per il ragazzo di Sesto Pusteria, molti solo perché sta vincendo a ripetizione. E il rovescio pericoloso della medaglia è che quando perde una parte di quegli stessi seguaci si trasforma in leoni da tastiera.

Oggi Sinner giocherà la prima partita nel torneo di Miami, non prima delle 16 italiane. Sarà un derby particolare, contro Andrea Vavassori che ha un altro obiettivo con lo stesso nome, le Finals ma nel doppio con Bolelli. La vigilia è stata vissuta tra allenamenti e presenza sugli spalti a vedere l’Italia di Spalletti contro il Venezuela, piccoli lussi concessi dallo status di top player. Essendo la testa di serie numero 2, sa già che stavolta potrà incontrare Alcaraz solo in finale. Ma a Miami Jannik è legato da dolci ricordi, perché in Florida nel 2021 giocò la sua prima finale in un Masters 1000. Aveva 19 anni ed era numero 31 nel ranking mondiale, ora è al numero 3 e soprattutto lo guardano tutti in un modo diverso, hanno capito che il ragazzo sta proseguendo in modo inesorabile sulla strada della propria evoluzione. Quella volta Alexander Bublik sconfitto in semifinale gli disse "non sei umano...", poi in finale Sinner perse la sfida con l’amico Hubert Hurkacz. "Ma al di là dei risultati, sono cresciuto come persona e come giocatore. È normale, fai esperienze nuove. Sono fortunato perché posso giocare in tutti i più grandi tornei del mondo".

L’anno scorso, in finale a batterlo fu Medvedev, che nel frattempo è stato spogliato del mantello di tabù esattamente come è successo con Djokovic, se ne riparlerà eventualmente in semifinale, del russo. Quindi il Sinner che oggi rimetterà piede all’Hard Rock Stadium di sicuro non avrà la testa appesantita dalla prima e unica sconfitta del 2024, subita in semifinale a Indian Wells dopo 19 vittorie.

E questo è possibile solo perché il Sinner uomo continua a vincere sul Sinner atleta vincente: "Mi sento cresciuto, è vero, ma come persona sono sempre lo stesso e non saranno i risultati a cambiare le cose. Non ho mai pensato alla striscia di vittorie. Sapevo che prima o poi avrei perso, e sono contento che la sconfitta sia arrivata alla fine di un grande torneo".

E ora si ricomincia. Vavassori al momento è 148 al mondo, ma come detto è secondo nel ranking del doppio con Simone Bolelli. Ieri al gruppo degli italiani nel secondo turno si è aggiunto anche Matteo Arnaldi, 6-3, 6-4 sul francese Arthur Fils: ora affronterà il kazako Bublik, numero 18 Atp. Non ci sarà invece Berrettini, battuto da Murray e dal malore accusato in campo: "Mi sentivo molto debole e non avevo mangiato. Ma non potevo mollare".

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