Tc Italia, serve reagire. L’avversario è indigesto

Tennis: la squadra maschile del circolo di Forte dei Marmi domani a Genova. Formazione in alto mare, dipende dagli impegni nei tornei internazionali.

21 ottobre 2023
Tc Italia, serve reagire. L’avversario è indigesto

Tc Italia, serve reagire. L’avversario è indigesto

La trasferta di Genova, sui campi del Park Tennis, evoca un avversario storico (e spesso indigesto: la storia dice però che ci sono stati anche momenti di gloria nelle sfide con il circolo ligure) per il Tennis Italia Forte dei Marmi.nel campionato di serie A1 maschile. Una sfida, dunque, che ha in sé i ricordi del passato proiettati nel presente perché le due formazioni - al di là del passo falso dei ragazzi di Marrai nell’ultimo turno - sono le più serie candidate ad un posto al sole della classifica.

Ovviamente la formazione che il capitano non giocatore Matteo Marrai manderà in campo al momento è un terno al lotto: si deciderà tutto nel pomeriggio di domani, in base ai risultati degli atleti di spicco - e ai biglietti aerei per raggiungere Genova - impegnati nei tornei internazionali in mezzo mondo, pane e companatico di lusso per chi vive di racchetta. “Vediamo” è l’unica parola che sgorga dai campo di via dell’Acqua dove i ragazzi attualmente a disposizione di Matteo Marrai (fra questi un motivatissimo Luca Potenza alla ricerca dei primo squillo stagionale) stanno completando la preparazione. In linea di massima, ok per Potenza, Trusendi e Furlanetto; Carboni al 70%,

Cervantes e Travaglia al 50% di possibilità di rispondere presente. “Partitaccia” verrebbe da dire e da pronosticare: siccome i colpi di coda sono una specialità del Tc Italia, chissà che cosa potrà venire fuori. L’avversario da temere e da prendere con le molle è Gianluca Mager, che è stato a lungo sul punto di esplodere a livello internazionale ma che ha dovuto fare i conti con infortuni. Un osso duro. Può fare la differenza. Walter Trusendi e Matteo Marrai saranno come neutralizzarlo.... Amarcord di qualche anno fa. Il presente è diverso. Ma mai dire mai. Lo insegna la storia dello sport, non da meno quella del campionato italiano a squadre di tennis.

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