Tre maestri dicono addio. Bufera al Ct Reggio

Dopo Marchegiani e Govi lascia Medioli: scoppia la polemica sui social. Interviene anche Kaukenas: "Affranto per i cambiamenti al Circolo".

di GABRIELE GALLO -
25 aprile 2024
Tre maestri dicono addio. Bufera al Ct Reggio

Tre maestri dicono addio. Bufera al Ct Reggio

Tre maestri "storici" hanno interrotto il loro rapporto di collaborazione col Circolo Tennis di Reggio nel giro di pochi mesi. E il malcontento nei confronti delle modalità di gestione da parte del nuovo direttivo, parrebbe covare sottotraccia da diverso tempo. E l’addio dapprima di Jacopo Marchegiani, poi di Andrea Govi e, ultimo in ordine di tempo a fine marzo, dello storico coach Renato Medioli (foto), un’istituzione per i campi di Canali dove ha allevato generazioni di giovani tennisti per oltre un quarto di secolo, è un pesante indizio in tal senso.

A portare la vicenda agli onori della cronaca è stato un accalorato post su Facebook di Rimantas Kaukenas, fuoriclasse del basket europeo, protagonista degli anni d’oro della Pallacanestro Reggiana, le cui tre figlie sono tutte appassionate della racchetta e la maggiore è tuttora tesserata per il Ct Reggio. "Assolutamente affranto - si è detto il campione lituano - per i cambiamenti che avvengono al Circolo. Mi sento incredibilmente fortunato che i miei figli abbiano avuto l’opportunità di incontrare Medioli. La sua passione per il tennis era contagiosa, e ha giocato e gioca ancora un ruolo fondamentale nel far innamorare le mie figlie di questo sport. Renato era e rimane molto più che un allenatore; era ed è ancora l’anima del circolo. Ha portato vita, gioia e un calore raro al club, rendendolo un luogo sicuro, gentile e divertente per i bambini. La sua presenza ha fatto brillare il circolo, e la sua assenza sarà sicuramente avvertita". L’intervento di Kaukenas è quello che ha destato più scalpore, ma centinaia sono i messaggi arrivati a Medioli da molti soci del circolo sui suoi contatti personali o sui principali social-network. Attestati di stima che hanno profondamente commosso il maestro, che interpellato dal Carlino preferisce non esternare le ragioni che l’hanno portato alle dimissioni, tuttavia commenta: "Non so se merito tanta stima, ma questi messaggi mi fanno tremare le gambe, mi emozionano e mi mettono anche tanta confusione in testa". Un preludio a un possibile ripensamento? Stando a chi lo conosce bene, sembra di no, anche perché all’origine dell’addio di Medioli ci sarebbe l’impossibilità di portare avanti il rapporto con l’attuale direttivo per contrasti insanabili. Alcuni soci interpellati, pur preferendo l’anonimato, hanno sottolineato che "i problemi derivati dalla nuova gestione sono stati portati all’attenzione di essa" a cui si rimproveranno "decisioni poco condivise e mal comunicate".

Rammarico per la partenza di Medioli lo esprime in un post anche Chris Ward, ex cestista e amico storico del compianto Kobe Bryant: "Quando hai una squadra con elementi di questa caratura professionale e umana dovresti ringraziare il cielo e tenerla unita con tutte le forze. Così non è stato con mio grandissimo dispiacere. Vi auguro (a Medioli e Marchegiani, ndr) tutti il meglio per il futuro, con un filo di vergogna".

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