Bagnaia, Dall’Igna: “Vittoria importante. La tecnica viene dopo la testa del pilota”

Bagnaia torna al successo su un tracciato difficile e dopo un inizio complicato: l’ex campione del mondo di nuovo in fiducia sulla moto. Dall’Igna: “La testa del pilota fa la differenza”

di MANUEL MINGUZZI
1 aprile 2025
Pecco Bagnaia

Pecco Bagnaia

Bologna, 1 aprile 2025 – La testa a volte fa tutto e può essere più forte della tecnica. La vittoria a Austin rilancia Pecco Bagnaia, che aveva vissuto un inizio di stagione difficile, con poco feeling e il compagno di box in volo con quattro vittorie su quattro tra sprint race e gare. Sembrava già indirizzato il mondiale e addirittura si era vociferato di un ritorno alla moto 2024 per Bagnaia che in Texas ha ritrovato quello che cercava: fiducia. Agevolato dalla caduta del rivale, Pecco ha vinto ma anche dimostrato di saper andare forte, di poter essere più vicino al numero 93 e su un circuito molto favorevole all’avversario. Davide Tardozzi è stato chiaro nel post gara ‘A Pecco brillavano gli occhi, ormai sappiamo riconoscere il suo sguardo’ e sull’aspetto mentale ha battuto il tasto anche l’ingegnere Gigi Dall’Igna, che ha prodotto un’altra moto di grande livello visto il dominio sia delle Gp25 che delle Gp24.  

Dall’Igna: “Bagnaia ha ritrovato le sensazioni giuste”

Bagnaia c’è, direbbe il telecronista. Il mondiale si è riaperto. Faceva specie considerarlo chiuso dopo poche gare, ma il dominio di Marc Marquez sembrava netto, non solo per la velocità espressa ma anche per la superiorità rispetto all’altra parte del box. Sia in Thailandia che in Argentina Bagnaia aveva faticato a trovare feeling, ma ad Austin, sul tracciato più complicato, si è vista una prima inversione di tendenza, che forse parte più dalla testa che dalla tecnica: “Per Pecco era importante tornare alla vittoria ma soprattutto ritrovare determinate sensazioni – le parole di Gigi Dall’Igna a Sky – Questo ci fa ben sperare per il futuro e la prossima pista è la sua. Partire con questo risultato può essere un moltiplicatore di energie”. La prossima tappa è a metà aprile in Qatar, prima di tornare in Europa a Jerez a fine mese: due tracciati su cui Pecco sa andare forte. Chiusa anche l’ipotesi, forse dovuta a una intervista in inglese di Pecco, di un ritorno alla moto 2024 prima degli aggiornamenti che arriveranno in Europa: la moto non è cambiata. Per Dall’Igna la testa del pilota, a volte, viene prima della tecnica: “La testa fa la differenza e viene prima della tecnica. Molte volte si scartano soluzioni che sulla carta sarebbero migliorative ma se per la testa del pilota non lo sono è meglio lasciare perdere. La mente è da curare più della moto”, il pensiero del direttore tecnico. Infatti, a Austin Pecco ha utilizzato la stessa configurazione di Termas de Rio Hondo: “La moto era la stessa nei particolari tecnici, la base è sempre quella dell’Argentina”, la risposta dell’ingegnere. Ducati, dunque, mira a cucire la moto attorno al pilota ma è evidente che due piloti diversi adotteranno stili di guida diversi e accorgimenti diversi. Difficile fare paragoni assoluti con la moto di Marc Marquez: “C’è sempre una differenza tra le moto di due piloti diversi, perché hanno necessità diverse sia come assetto sia sulle parti della moto. Il nostro scopo è cucire la moto su misura per il pilota”. Mondiale riaperto: comanda Alex con un punto su Marc e 12 su Pecco. Ora il Qatar. Leggi anche - Tardozzi su Bagnaia: "Questione di fiducia, la moto era uguale a prima"  

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