MotoGp, cosa succede tra Honda e Marquez. I giapponesi provano a rassicurare

Roma, 19 giugno 2023 – “Non temiamo di perdere Marquez”. È a fine mattinata che il presidente di Honda Hrc, Watanabe, sente la necessità di dettare le sue parole. Parole che la casa giapponese deve mettere sul piatto se non per fermare del tutto, almeno rallentare, quanto sta accadendo fra il team e Re Marc. Rapporto logoro, contratto (ancora lungo e pesantissimo a livello economico), mercato piloti che fra luglio e agosto potrebbe diventare un bombardamento di voci e notizie. Così, Honda fa sapere attraverso la sua voce più autorevole che il domani di Marquez non è in discussione e che soprattutto le cose prenderanno una piega diversa. Dove diversa significa: nuova profilatura della Honda Hrc che Marquez non sopporta più; ambizioni progettuali (da portare nel 2024) con l’assetto di una moto di nuovo con un format da campione del Mondo; sensazioni di strappo del rapporto, ricacciate nel buio.

Già, perché, nonostante le smentite di rito (appena qualche settimana fa) che per Marquez sarebbero potute arrivare tentazioni da Aprilia e perché no, Ducati, un discorso – complicato, ma realistico – con Ktm avrebbe e potrebbe prendere corpo. La casa austriaca ha fatto sapere che un progetto Marquez non è sull’orizzonte, ma il legame fra Ktm e Red Bull, che poi è il marchio che segue come un’ombra il campione spagnolo, potrebbe fare la differenza e miracoli. Economici.

Dunque, la presa di posizione del presidente di Honda Hrc si sarebbe resa necessaria anche per interpretare (al netto di cadute, dito medio alzato e ostentata incapacità di avere fiducia sul recupero della stagione) il Marquez-pensiero. Per capire, insomma, se dietro l’atteggiamento distruttivo degli ultimi tempi di Re Marc non ci possa già essere una volontà di arrivare a una decisione di allontanarsi del progetto Honda e sognare chissà quale (nuova) realtà.