MotoGp, Bagnaia soddisfatto della nuova Ducati: “Base buona”. Problemi per Martin

Il campione del mondo loda il lavoro di Ducati sulla moto 2024, progressi sul motore e in entrata curva. Intanto Marquez va forte e Tardozzi commenta: “Quel sorriso dice tutto”

di MANUEL MINGUZZI -
28 novembre 2023

Valencia, 28 novembre 2023 - I test di Valencia di fine stagione rappresentano sempre una opportunità per chi ha cambiato moto, ma anche per chi è rimasto nella stessa scuderia e può avere un primo contatto con il nuovo mezzo. Pecco Bagnaia, bi-campione del mondo, ha testato dunque la sua nuova Ducati, su cui i tecnici hanno lavorato per migliorare il motore e, soprattutto, l’ingresso in frenata, vero punto debole del ducatista nella stagione 2023. C’era dunque tanta curiosità a Valencia, sia per la nuova Ducati ma anche per quella attuale, la 2023, affidata a Marc Marquez e al Team Gresini. L’otto volte iridato è apparso subito confidente e sorridente con la Desmosedici e questo lascia presagire ad un ritrovato entusiasmo dopo un biennio difficile in Honda. Soddisfatti, dunque, sia Pecco Bagnaia con la 2024 sia Marc Marquez con la 2023, meno Jorge Martin che ha avuto qualche problema di troppo nel suo approccio con la nuova moto. Le giapponesi invece hanno vissuto una giornata interlocutoria. La Yamaha è cambiata tanto in aerodinamica ma i veri aggiornamenti sul motore arriveranno a Sepang con l’anno nuovo, mentre la Honda, dopo l’addio del pilota di Cervera, è stata stravolta e Luca Marini l’ha portata al decimo tempo di giornata.

Pecco Bagnaia
Pecco Bagnaia

Marquez sorridente…

Primo contatto all’apparenza buono per Marc Marquez con il mondo Ducati. Il pilota spagnolo è parso subito sorridente al box, quasi come avesse percepito di avere tra le mani una moto utile a farlo tornare ai vertici. Il miglior tempo del mattino lo ha confermato, tra sorrisi generali dentro la box Gresini, compreso il padre che da sempre vive in maniera passionale il lavoro dei due figli, peraltro compagni di squadra di nuovo. Insomma, Marquez sarà assolutamente da tenere d’occhio e per Ducati ci sarà la necessità di gestire gli equilibri interni, soprattutto con i piloti di vertice, Bagnaia e Martin, che anche nel 2024 avranno la stessa moto, mentre Marquez guiderà la 2023. L’otto volte iridato è stato beccato dalle telecamere sorridere con il suo capo tecnico, segno di un feeling probabilmente sbocciato subito: “Quel sorriso dice tutto’, il laconico commento di Davide Tardozzi di Ducati. E’ probabile, dunque, che Marquez possa rappresentare immediatamente una minaccia per il team Lenovo: “Sarà senza dubbio tra i primi - ancora Tardozzi - Non si può non avere rispetto delle sue capacità sportive e lui non è in discussione. Credo che Ducati abbia una line up di otto piloti impressionante. Credo e spero rivinceremo il mondiale anche nel 2024, ma dobbiamo avere rispetto per gli avversari, che stanno lavorando davvero forte”. E tra gli avversari potrebbero risalire le giapponesi, che godranno di qualche concessione da Dorna, aspetto che a Ducati piace poco. Pochissimo: “Sono ingiuste le concessioni - l’affondo di Tardozzi riportato da Formulapassion - Noi abbiamo lavorato duramente negli ultimi dieci anni, quindi credo che più che aiutare Honda e Yamaha siano state attuate per togliere qualcosa a noi. Vogliono frenarci”.

Bagnaia c’è, la nuova Desmo c’è

Il piccolo vantaggio, se così vogliamo chiamarlo, del team Lenovo è che ovviamente avrà a disposizione la moto 2024 mentre Marquez dovrà accontentarsi di quella 2023, portata in trionfo domenica da Pecco. Il due volte campione del mondo ha subito speso parole di apprezzamento per la nuova moto, la quale a differenza di un anno fa fornisce una base di lavoro migliore, soprattutto in termini di frenata e feeling. Pecco si è concentrato sul passo a gomme usate nel test di Valencia e in classifica ha chiuso con l’undicesimo tempo, sostanzialmente non provando il time attack: “Sono soddisfatto, mi sono trovato bene con la moto e il motore - le sue parole a Sky - E’ un buon punto di partenza, dovremo lavorare su certi aspetti ma in confronto all’anno scorso percepisco un grande margine di crescita. In erogazione si può migliorare ancora, ma quando le cose nascono bene si può fare un buon lavoro. Non cantiamo vittoria, aspettiamo i test della Malesia che sono più importanti, però sia con gomme nuove che con gomme usate siamo stati veloci. Sono molto contento”. Come detto, è migliore il feeling in fase di frenata, aspetto che aveva creato problemi non di poco conto a Bagnaia nella lotta mondiale con Martin: “Oggi siamo migliorati molto in ingresso anche rispetto alla gara di domenica, ci mancava questo feeling, ma è presto per fare previsioni e Valencia non è una grande banco di prova per testare le moto nuove”, l’ottimismo di Pecco accompagnato dalla proverbiale prudenza. Più in difficoltà il suo avversario Jorge Martin che non ha potuto testare a fondo la nuova Ducati. Per lo spagnolo probabile un problema tecnico: “E’ stata una giornata complicata, ho iniziato con tanta voglia e sono caduto - la sua analisi a Sky - Poi ho ripreso la moto nuova e siamo caduti, forse perché si è bloccato il posteriore, ma in generale c’erano problemi sul pacchetto che dobbiamo analizzare. Quindi ho sentito troppa differenza con la moto vecchia e probabilmente c’è stato un problema”. La potenza del motore però è già stata apprezzata e percepita da Martin: “C’era sicuramente maggior potenza, si è sentita sul dritto, ma devo ancora capire bene come funziona nelle curve perché sentivo che tra elettronica e motore qualcosa non funzionava. Forse qualche cavo che non era ben attaccato”.

Lorenzo: “Ora Marquez ha una moto vincente”

Tornando a Marquez l'opinione pubblica si è divisa tra chi pensa possa tornare competitivo e chi invece lo considera sul viale del tramonto. Il primo a lanciare la bomba sul suo passaggio in Ducati è stato Jorge Lorenzo e ora, senza dubbi, l'ex campione del mondo è convinto della bontà della decisione. Marquez è ora su una moto vincente, seppur vecchia di un anno: “Il pilota migliore sulla moto migliore, credo proprio che Marc abbia oggi una moto vincente per il 2024" - il parere di Lorenzo che poi passa a Pedro Acosta che oggi ha toccato con prudenza la Gas Gas - Acosta? Passerà da una moto di 140 cavalli a una di quasi 300, poi in Moto gp ci sono tanti pulsanti da imparare e all’inizio farà fatica. Col tempo diventerà competitivo e anche lui è un predestinato”.

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