Borsoi (Pramac) ringrazia Ducati: “Mai avuto bastoni tra le ruote, possiamo vincere il titolo”

Il team manager si complimenta con Borgo Panigale per il trattamento riservato a Martin (dall’anno prossimo in Aprilia), impegnato nella lotta per il titolo mondiale contro Bagnaia

di MANUEL MINGUZZI -
31 ottobre 2024
Gino Borsoi, team manager della Pramac

Gino Borsoi, team manager della Pramac

Sepang, 31 ottobre 2024 – Jorge Martin non è lontano dal suo primo titolo mondiale MotoGp, il secondo della sua carriera dopo quello Moto 3, e potrebbe far traslocare il numero uno dal cupolino di Ducati a quello di Aprilia, dato che lo spagnolo ha sposato la causa di Noale dopo la scelta di Borgo Panigale di promuovere Marc Marquez sulla moto ufficiale. Non è un problema per gli uomini in rosso che, esattamente come un anno fa, hanno trattato i duellanti allo stesso modo lasciando armi pari. Nessun favoritismo o gioco di squadra per Pecco Bagnaia che dovrà, con le sue sole forze, battere Jorge. Non era affatto scontato data l’uscita di scena di Martin a partire dal 2025. Gino Borsoi, team manager di Pramac, ha sottolineato la grande correttezza di Ducati.

Borsoi: “Ducati ci ha dato tutti gli strumenti”

Una moto 2024 ufficiale pur non essendo nel team ufficiale. Jorge Martin ha avuto gli stessi aggiornamenti di Bagnaia e siccome non è stato possibile montare il nuovo telaio, provato a Misano, a tutti i piloti in griglia si è deciso di non metterlo a nessuno, nemmeno a Pecco che si era trovato molto bene. Si va direttamente al 2025, a conferma del fatto che da Borgo Panigale non ci sono ordini di scuderia o bastoni tra le ruote a qualcuno: “Ducati ci ha dato tutti gli strumenti a disposizione per lottare per il titolo e nessun altro team factory ci ha mostrato lo stesso tipo di sostegno – le parole di Borsoi alla vigilia del weekend di Sepang – Non c’è mai stata nessuna scorrettezza nei nostri confronti e nessuno ci ha mai messo i bastoni tra le ruote. Li ringrazio”. Per Pramac l’appuntamento con la storia è vicino, cioè vincere un titolo piloti con un team indipendente. Sarebbe gloria eterna: “Per noi è un privilegio lottare per il mondiale per il secondo anno di fila e ringrazio Ducati perché ci ha dato tutto il sostegno possibile per essere competitivi. Sarebbe incredibile per noi vincere il campionato”. C’è però ancora del lavoro da fare. Martin ha diciassette punti di vantaggio e può sempre fare secondo da qui alla fine per vincere, ma nonostante tutto la pressione c’è ancora ed è elevata: “Siamo migliorati da questo punto di vista e abbiamo capito cosa ci mancava, Jorge è migliorato mentalmente e anche io ho imparato che quando arriva il momento stressante devi farti trovare pronto”. A Malesia si parte nella notte tra giovedì e venerdì, con gare in programma alle 8 di mattina sia sabato con la Sprint sia domenica con la gara lunga. Il tutto nelle tragiche ore di Valencia con l’ultimo gp a rischio dopo l’alluvione di questi giorni. I piloti, in larga parte, si sono espressi: non è giusto correre quando la gente soffre e muore. Dorna per ora ha preso tempo.

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