MotoGp, Ducati respinge le accuse: “Bagnaia e Martin si giocano il titolo alla pari”

Il direttore sportivo Paolo Ciabatti respinge le accuse su presunti favoritismi: Pecco e Jorge con gli stessi aggiornamenti

di MANUEL MINGUZZI -
17 ottobre 2023
Paolo Ciabatti, direttore sportivo Ducati

Paolo Ciabatti, direttore sportivo Ducati

Bologna, 17 ottobre 2023 – Ducati non vuole favorire Pecco Bagnaia a discapito di Jorge Martin. Non ci sono favoritismi né giochi di squadra all’interno di Borgo Panigale per evitare che un team privato, ovvero Prima Pramac, possa vincere il mondiale. Respinge le accuse il direttore sportivo di Ducati Paolo Ciabatti dopo la vittoria a Mandalika di Pecco Bagnaia sfruttando la sanguinosa caduta di Jorge Martin quando era in testa. Sono diciotto ora i punti di vantaggio dell’italiano sullo spagnolo, ma frutto di una competizione leale e alla pari in pista. Lo dimostrano i risultati di Martin che domenica stava per vincere la sua terza gara nelle ultime quattro e con un allungo su Bagnaia che sarebbe diventato di 16 punti, invece ne ha lasciati 25 per strada, cadendo in curva 11, e successivamente Pecco ha sorpassato Vinales vincendo il gran premio. Si è ribaltata la situazione e Pecco ha tirato una bocca d’ossigeno con diciotto punti di margine e una rimonta pazzesca dal tredicesimo posto in griglia. Ma ci si chiede se Ducati potrebbe preferire e favorire la vittoria di un italiano su moto italiana e dentro al team ufficiale, piuttosto che di uno spagnolo in un team clienti. No, risposta secca.

Ciabatti: “Irritato per questo, Pecco e Martin uguali”

Ducati non ci vuole sentire, anzi rigetta le presunte accuse. Niente favoritismi per Pecco Bagnaia che ha a disposizione la stessa identica moto di Jorge Martin. E per ora il campione del mondo non ha beneficiato nemmeno di aiuti di squadra interni come dimostra la sprint race di Mandalika quando è rimasto bloccato dietro il compagno Enea Bastianini. Ducati, dunque, fornisce egual materiale ad entrambi i piloti in lotta: “Sono discorsi che mi irritano - la risposta di Ciabatti a Gpone - Chi conosce le cose sa che Pecco e Martin hanno le stesse moto. Anzi in Pramac ci sono sette ingegneri Ducati e le due moto hanno in dotazione gli stessi aggiornamenti. L’ultimo? Le alette sulle forcelle”. Certo, il team interno Lenovo spera nella vittoria di Pecco e lavora per arrivare al secondo titolo mondiale consecutivo, ma la casa madre Ducati sta mettendo tutti e quattro i piloti sotto contratto nella condizione di lottare. Oltre a Bagnaia e Martin ci sono anche Bastianini e Zarco, anche se la lotta è ora concentrata sui primi due: “Se Ducati non volesse la vittoria di Martin non lo doterebbe degli stessi aggiornamenti di Bagnaia - ancora Ciabatti - E’ ingiusto pensare che Ducati non voglia Martin in lotta per il titolo perché ci sono quattro piloti sotto contratto e sono pagati per vincere”. Di sicuro all’interno del team Lenovo tutti sono concentrati per dare a Pecco ciò di cui ha bisogno, ma altrettanto vale in Pramac e le moto sono uguali: “Tutti si aspettano la vittoria del team rosso, anche per senso di responsabilità verso gli sponsor, ma se ci fosse la preoccupazione per una vittoria di Pramac non forniremmo gli stessi aggiornamenti”. Nessun favoritismo: “Pecco e Jorge sono nella stessa condizione”.

Via al tour de force finale

E’ partita la tournée in Asia e si protrarrà ancora per due weekend consecutivi. Il trittico prosegue domenica con il gran premio d’Australia a Philip Island e poi con il gran premio di Thailandia a Buriram. L’anno scorso in queste due gare Bagnaia mise fieno in cascina con due terzi posti utili nella rimonta su Fabio Quartararo, mentre Martin non si è trovato bene e ha chiuso fuori dalla top five. Settimo posto a Philip Island e solo ottavo a Buriram per lo spagnolo il quale oggi gode di un feeling cresciuto con la Ducati e di una consapevolezza diversa nella lotta al titolo. Martin è cresciuto e maturato e questo lo sta portando a giocarsi il mondiale, perché la velocità pura ce l’ha sempre avuta ma gli è sempre mancata la continuità. Oggi ce l’ha, caduta di Mandalika a parte. Terminata la tournée ottobrina si sbarcherà poi nel mese di novembre con gli ultime tre gran premi. L’anno scorso Pecco Bagnaia mise una mezza ipoteca sul mondiale nel gran premio di Malesia. Scattava dalla terza fila ma già alla prima curva era secondo in scia a Jorge Martin partito in pole, con lo spagnolo che ha tentato la fuga ma una caduta a metà gara lo ha privato del successo. Bagnaia ha dunque trionfato e messo il carico da novanta nella lotta mondiale contro Quartararo. Passato il gran premio di Malesia, ci saranno gli ultimi due appuntamenti. Tradizionalmente fissato in apertura di mondiale a marzo, il gran premio del Qatar è stato invece fissato a novembre per il 2023 e l’anno scorso vinse Bastianini con Bagnaia e Martin ritirati. Ma resta un tracciato storicamente favorevole a Ducati e i due saranno competitivi. La chiusura sarà invece a Valencia, tracciato che vide l’anno scorso Bagnaia evitare guai e cadute per vincere il mondiale con il nono posto mentre Martin ha chiuso terzo dietro Rins e Binder. Difficile stabilire un favorito, ma Bagnaia si porta dietro l’esperienza dell’anno scorso, una grande rimonta su Quartararo e un buon feeling sui tracciati rimasti in calendario, dall’altra parte Martin era arrivato a Mandalika con una inerzia positiva e con una velocità imprendibile per tutti. E’ tutto ancora aperto, ma senza favoritismi da una parte o dall’altra. Battaglia ad armi pari, con una Desmosedici che va come un treno.

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