MotoGp, Ducati a 13 vittorie stagionali per la prima volta: meno due dal record della Honda
Borgo Panigale ha vinto tredici appuntamenti su sedici, mai aveva ottenuto così tante vittorie. Il primato dei giapponesi è a un passo
Bologna, 24 ottobre 2023 – È già un anno da record per Ducati, ma potrebbe diventarlo ancora di più. Titolo costruttori in cascina, Borgo Panigale avrà a novembre anche il titolo piloti con la sfida tutta interna tra Pecco Bagnaia e Jorge Martin, ora separati da 27 punti. Ma nessuno dei due ha vinto sabato a Philip Island, ci ha pensato infatti Johann Zarco che ha ottenuto la sua prima storica vittoria in massima classe al gran premio numero 120 e dopo sette anni. E sempre una Ducati guida, del team Prima Pramac, lo stesso di Martin, e il trionfo porta la moto italiana al tredicesimo successo stagionale in gara lunga, ad una vittoria di distanza da Honda 2014 e soprattutto a sole due dal record assoluto dei giapponesi ottenuto nel 2003 e nel 1997 (in questa annata vinsero tutte le gare in calendario). Non solo, la forza di Ducati è dimostrata proprio dal successo in terra di Australia, pista tradizionalmente sfavorevole. Dal 2010 infatti Ducati non vinceva a Philip Island e all’epoca toccò all’idolo di casa Casey Stoner.
Solo Rins ed Espargaro hanno interrotto il dominio
Per la prima volta della sua storia in Moto gp Ducati ha vinto tredici gran premi stagionali, conquistando la palma di miglior costruttore dal 2014 quando Honda vinse quattordici volte (lasciandone quattro a Yamaha con Rossi e Lorenzo). Ma il record assoluto non è lontano e appartiene sempre all’ala dorata che vinse quindici gare nel 2003 e nel1997. Il dominio di Borgo Panigale è ormai conclamato, basti pensare che solo tre volte in gara lunga la Ducati non è salita sul gradino più alto del podio. In due occasioni ha vinto un’altra moto italiana, cioè Aprilia, con i preziosi successi di Aleix Espargaro a Silverstone e Barcellona, mentre i giapponesi hanno vinto una sola volta, tra l’altro con il tema satellite di Lucio Cecchinello grazie ad Alex Rins ad Austin. Insomma, guidare una Ducati oggi aiuta ed è il motivo per cui anche Marc Marquez ha scelto di salirci sopra con il team di Gresini dal 2024. Finita? No, sabato in Australia è arrivata la tripletta, secondo Bagnaia e terzo Di Giannantonio, primo podio in carriera, e risulta la sesta stagionale. Il 2023 di Ducati è stato fino a qui sontuoso e può ancora migliorare, tra l’altro a quattro gare dal termine sono già stati eguagliati i 32 podi del 2022. La lunga scia di superiorità di Borgo Panigale è ben identificata dalle venti vittorie nelle ultime ventisei gare. Ora l’ultima tappa del trittico asiatico, dopo Giappone e Australia si sbarcherà a Buriram in Thailandia dove l’anno scorso vinse Miguel Oliveira con Pecco Bagnaia terzo e già ben indirizzato verso il suo primo titolo mondiale.
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