MotoGp, Yamaha ancora lenta. Meregalli ammette: “Non ci aspettavamo questo distacco”
I giapponesi molto indietro sul giro secco, Bagnaia e la Ducati volano con un secondo di vantaggio: mancano i progressi in qualifica per i tre diapason
Bologna, 24 febbraio 2024 - C’è ancora tanto lavoro da fare per Yamaha, forse troppo per la pazienza di Fabio Quartararo. Il francese più volte ha lamentato in questi test pre stagione la mancanza di velocità della M1 sul giro secco, fondamentale per trovare buone posizioni in griglia e riuscire a essere competitivi in gara, e le impressioni del campione del mondo 2021 sono state confermate anche a Losail e pure il responsabile Maio Meregalli ha dovuto prenderne atto. Qualche progresso sul motore c’è, ma sul grip no. La Yamaha conferma la situazione degli ultimi anni, ovvero un buon passo gara ma scarso rendimento sul giro veloce: significa partire dietro e dopo sorpassare le veloci Ducati diventa impensabile.
Meregalli: “Non ci aspettavamo di essere così indietro”
L’ultima giornata di test in Qatar, il 10 marzo si parte, ha parlato chiaro. Pecco Bagnaia ha trovato il nuovo record della pista e ha abbassato di otto decimi il tempo della pole 2023 di Luca Marini, mentre Yamaha è rimasta indietro di ben un secondo con il quattordicesimo posto di Fabio Quartararo e il sedicesimo di Alex Rins. Insomma, per ora di grossi progressi in termini di velocità non se ne sono visti e anche il responsabile Maio Meregalli ha dovuto ammettere la difficoltà nella ricerca della prestazione: “Pensavo che saremmo stati più vicini e non credevo che i nostri avversari fossero in grado di compiere progressi così grandi - la sua ammissione, come riportato da motorsport.com - Purtroppo non ci sono ancora miglioramenti sensibili sul giro secco anche se sul passo non siamo male”. Solita situazione dunque in Yamaha, benino sul passo gara, male nel giro veloce ed è qui che dovranno concentrarsi gli sforzi dei giapponesi, soprattutto per fare in modo che Quartararo resti nel 2025 e non decida di accasarsi altrove: “Il passo non è da primi tre ma non è male, rimane invece un gap importante in qualifica ed è proprio su questo aspetto che dovremo concentrare le nostre energie. Spesso si dice che stare davanti porti molti vantaggi ed è un’area dove ci servono progressi”. Per ora, nonostante il continuo lavoro di Marmorini sul motore e nonostante una carena del tutto nuova dal punto di vista aerodinamico, la Yamaha ha mostrato solo qualche piccolo miglioramento in velocità di punta. Di sicuro non è sufficiente per tornare ai vertici, giocarsi le vittorie di gran premio e in futuro di nuovo il titolo mondiale: “In Qatar abbiamo visto più o meno le stesse cose di Sepang - ancora Meregalli - Ci sono stati dei progressi confermati, con un miglioramento della velocità di punta, ma il distacco dai migliori è ancora alto”. Dall’8 al 10 marzo primo weekend di gara proprio a Losail in Qatar. Ducati di nuovo favorita, giapponesi, Honda compresa, ancora indietro, ma l'ala dorata appare messa meglio dei tre diapason...
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