Valencia, MotoGp a rischio per l’alluvione. Cosa può succedere

Il fenomeno Dana ha colpito anche il circuito che ospiterà l’ultima gara del Motomondiale il 17 novembre: “Gravi danni alle infrastrutture del Ricardo Tormo”

di Redazione Sport
30 ottobre 2024

Valencia, 30 ottobre 2024 – Oltre 70 morti, inondazioni e centinaia di sfollati, a Valencia la situazione è catastrofica. Il fenomeno Dana ha pesantemente colpito il sud della Spagna, con l’alluvione che ha messo in ginocchio un’intera regione. Secondo le autorità in 8 ore è caduta la pioggia di un anno. A farne le spese c’è anche il circuito Ricardo Tormo, teatro – il 17 novembre – dell’ultima tappa del Mondiale MotoGp. Proprio sulla pista valenciana andrà in scena il duello per il titolo iridato tra Pecco Bagnaia e Jorge Martin.

I danni causati dal ciclone Dana all'ingresso del circuito di Valencia
I danni causati dal ciclone Dana all'ingresso del circuito di Valencia

Seri danni al circuito di Valencia

Ma in quali condizioni è l’impianto? "Il circuito Ricardo Tormo ha iniziato il lavoro di valutazione dei molteplici danni subiti a causa del fenomeno Dana, l'alluvione che ha devastato l'interno della provincia di Valencia. Sebbene dopo un primo sopralluogo le condizioni del tracciato siano ottimali, buona parte delle infrastrutture di accesso e di parcheggio sono state gravemente danneggiate e necessitano di riparazioni urgenti in vista della celebrazione del Gran premio de la Comunitat Valenciana, ultimo evento della campionato del mondo motociclistico il 15, 16 e 17 novembre", spiega in una nota la direzione del circuito.

MotoGp a rischio?

È prematuro al momento ipotizzare una eventuale cancellazione della gara della MotoGp, ma la situazione è comunque molto seria. Continua la nota: “Più di 200 litri per metro quadrato in meno di dodici ore e soprattutto lo scorrimento di acqua, fango e altri elementi provenienti dal burrone della Sechera e dal burrone del Poyo, adiacenti alla pista, sono stati la causa dei danni ai parcheggi e all'accesso principale degli impianti di Cheste. Quasi un centinaio di persone hanno dovuto pernottare in diversi punti delle strutture. La palestra, gli uffici e altri luoghi lontani dalla corrente sono serviti come rifugio temporaneo per gli addetti al montaggio delle tribune, per parte del team logistico della Formula E e per il personale di manutenzione, sicurezza e ufficio del Ricardo Tormo”.

Cosa succede ora

"La cosa più importante è che tutte le persone che erano sul circuito stiano bene e che tutti abbiano potuto trascorrere la notte in sicurezza”, ha dichiarato Nicolas Collado, direttore generale del circuito. Che conclude: “Ora inizia il processo di valutazione dei danni che ci dirà fino a che punto sarà possibile la celebrazione dei nostri prossimi eventi con tutte le garanzie necessarie".

Continua a leggere tutte le notizie di sport su