Angela Carini lascia il ring contro Imane Khelif: “Un pugno mi ha fatto troppo male”. Meloni: “Gara impari”

E’ finito con il ritiro dell’azzurra l’atteso match con l’atleta algerina al centro delle polemiche: lo scorso anno era stata esclusa dalla finale dei mondiali per eccessivi livelli di testosterone. Lo sfogo della 25enne napoletana: “Non mi sono sentita di andare avanti, ho sentito colpi troppo forti”

1 agosto 2024

Parigi, 1 agosto 2024 – Angela Carini ha abbandonato in lacrime il ring durante il match olimpico contro Imane Khelif, a soli 45 secondi dall’inizio. Subito prima la 25enne napoletana si era fermata per un problema al caschetto dopo un violento destro. "Ero salita per combattere. Non mi sono arresa, ma un pugno mi ha fatto troppo male e dunque ho detto basta”, ha dichiarato. 

Angela Carini in lacrime dopo l'improvviso forfait dall'incontro con l'algerina Khelif
Angela Carini in lacrime dopo l'improvviso forfait dall'incontro con l'algerina Khelif

Le polemiche su Khelif

Nella sfida valida per gli ottavi (categoria 66 kg) dunque passa l’atleta algerina, finita nel mirino delle polemiche del centrodestra in Italia nei giorni scorsi. I ministri Salvini, Roccella e Abodi l’hanno definita “trans”, protestando contro la sua partecipazione alle Olimpiadi. Sarà un “match impari”, se non addirittura “pericoloso” per la sicurezza della atleta italiana, avevano detto alla vigilia. Lo scorso anno Khelif era stata esclusa dalla finale mondiale per via di eccessivi livelli di testosterone.

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L’Iba (International Boxing Association) parlò di test genetico sul Dna che evidenziava cromosomi Y (maschili) nell'organismo. Ma si tratta di un’associazione non riconosciuta dal Comitato Olimpico. Il Cio ha dichiarato che “tutte le atlete in gara rispettano gli standard” per l’ammissione ai Giochi 2024. Khelif che non ha mai affrontato pubblicamente la questione di genere, sarebbe in realtà intersessuale (con caratteri primari femminili e secondari maschili): si è sempre socializzata come donna e ha sempre gareggiato nelle competizioni femminile. 

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Meloni: “Gara non equa”

"Non sono d'accordo con la scelta del CIO" di far gareggiare l'atleta algerina, ha commentato oggi la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che fino a ieri era rimasta in silenzio (per Fratelli d’Italia hanno parlato altri). “E’ un fatto che con i livelli di testosterone presenti nel sangue dell'atleta algerina la gara in partenza non sembra equa. Mi dispiace che Angela si è ritirata, questa non era una gara pari". Il ritiro di Carini “le fa onore”, ha scritto sui social il presidente del Senato Ignazio La Russa: “L'aspetto in Senato per abbracciarla”. Ieri La Russa aveva lanciato la provocazione: “È politicamente scorretto dire che tifo per la donna?

"Sono anni che cerco di spiegare che alcune tesi portate all'estremo rischiano di impattare soprattutto sui diritti delle donne –  ha aggiunto Meloni – Io penso che atleti che hanno caratteristiche genetiche maschili, non debbano essere ammessi alle gare femminili”.

Paris 2024 Olympic Games - Boxing
Il ritiro di Angela Carini nel match contro Imane Khelif (Ansa)

Lo sfogo di Angela Carini

Carini: “Non sono nessuno per giudicare, ma ho sentito colpi troppo forti. Mi sono fermata per la mia famiglia”

"Non me la sono più sentita di combattere dopo il primo minuto. Ho iniziato a sentire un dolore forte al naso, non è da me arrendermi, è proprio perché non ci riuscivo, ho detto basta e messo fine al match –  ha spiegato Carini –. Io sono salita sul ring per mio padre, la scorsa Olimpiade mio padre era in fin di vita, questa era la mia Olimpiade e volevo percorrere l'ultimo chilometro. Nn sono nessuno per giudicare o prendere una decisione, se questa ragazza è qui ci sarà un motivo. Io ho combattuto e sono salita sul ring nonostante le mille polemiche che ci sono state. Ho sentito dei colpi molto forti, ho preso colpi, sono una combattente e la mia nazionale lo sa, sono una che anche davanti al dolore non si ferma mai. Se mi sono fermata l'ho fatto solo per la mia famiglia. E' stato un incontro irregolare? Non sono nessuno per giudicare".

Gaynet: “Khelif battuta da 5 donne, speculare è violenza”

"Non commentiamo la decisione di Carini di ritirarsi dopo 46 secondi. E' una decisione personale. Quello che va detto è che la pressione creatasi intorno a questo incontro nelle ultime 48 ore è surreale e ha fatto perdere di vista il fatto che si tratta di pugilato, uno sport in cui i pugni possono far male". Così Rosario Coco, presidente di Gaynet e Coord. Outsport. "Imane Khelif annovera 14 incontri nella sua carriera, tutti nella categoria femminile, 9 vinti e 5 persi. Quindi 5 donne, come Angela Carini, l'hanno battuta. A Tokyo 2020 è stata eliminata al secondo match - ha aggiunto - speculare su questo incontro e attaccare Khelif, dopo che tutto il mondo parla da giorni di cosa abbia nelle mutande, diventa sempre più violento e vigliacco nei suoi confronti e di tutte le persone intersex e trans che sono tirate in ballo dalla propaganda e vedono le loro stesse esistenze come oggetto di contesa internazionale”. 

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