Olimpiadi Parigi 2024, Ganna: "C'è un po' di amarezza, ma ho perso contro il più forte"

Sentimenti misti per l'azzurro dopo l'argento alle spalle di Evenepoel che vale la prima medaglia all'Italia: "Peccato per la pioggia, ma ora sono pronto a tuffarmi nei prossimi impegni"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
27 luglio 2024

Parigi (Francia), 27 luglio 2024 - La prima medaglia dell'Italia alle Olimpiadi di Parigi 2024 arriva dal ciclismo e da Filippo Ganna, argento a cronometro nella prova a cronometro alle spalle di un Remco Evenepoel sontuoso e probabilmente imbattibile in questo momento sul terreno più affine.

Ganna con la medaglia d'argento
Ganna con la medaglia d'argento

Le dichiarazioni di Ganna

Nonostante queste considerazioni, il boccone è amaro da mandar giù per il piemontese, che recrimina in particolare contro il meteo. "Non mi ha battuto un corridore qualunque, bensì un corridore con la C maiuscola, un fuoriclasse. Ho provato fino alla fine a dare il massimo ma purtroppo con la pioggia non sono un drago. Comunque siamo vicini e ai Mondiali di Zurigo la sfida si riproporrà". Si passa poi alla soddisfazione e alla speranza per il futuro. "Sono comunque felice di essere arrivato sul podio e di aver portato la prima medaglia all'Italia. Abbiamo lavorato tanto per questo obiettivo fin dall'inverno e la squadra mi ha aiutato tanto per farmi arrivare fin qua nel miglior modo possibile. Un po' di rabbia c'è, perché speravo nell'oro. Ora è tempo di tornare in Italia per lavorare con i miei compagni in vista dei prossimi obiettivi".

Le dichiarazioni di Bettiol

Il ruolo di apripista in casa Italia lo aveva svolto Alberto Bettiol, a lungo sulla hot seat prima dell'ingresso in strada dei più attesi: per il toscano, 18esimo al traguardo, una sorta di prova generale in vista del vero grande obiettivo, la gara in linea del 3 agosto. "Mi sono sentito bene, è stata una crono bella lunga ma veloce anche con l'asfalto bagnato e le tante curve. La pioggia mi ha posto davanti a una scelta: rischiare di cadere e di buttar via tutto oppure non rischiare. Ho scelto la seconda opzione perché non sono specialista e volevo solo mettere benzina nelle gambe in vista di sabato prossimo: alla fine - conclude Bettiol - 40' a tutta a una settimana dalla prova olimpica su strada fanno bene".

Le dichiarazioni di Longo Borghini

Ancora prima, a livello femminile, si era consumata la delusione di Elisa Longo Borghini, solo ottava a distanza siderale dalla vincitrice Grace Brown. "E' stata una prova per super specialiste che ha rispettato i pronostici. Io, per esempio, vedevo Brown avanti a tutte, come poi è stato: l'ho vista pedalare al Giro d'Italia e sapevo che era in ottima condizione". A sparigliare le carte in tavola è stata anche la pioggia, che ha causato diverse cadute, tra le quali quella di una delle favorite assolute, Lotte Kopecky. "Quando ho sentito della sua scivolata, sapendo quanto sia brava a stare in bici, ho cominciato a fare le curve quadrate: sono un po' delusa dalla mia guida, ma rimanere in piedi è stato importante e in fin dei conti ho rispettato i miei valori assoluti". Un po' di amarezza resta in Longo Borghini, che però punta già il mirino sul prossimo obiettivo. "Un pensierino alla prova in linea l'ho fatto, ma ovviamente la corsa è la corsa e, nonostante non avessi ambizioni di medaglia, lasciare qualche secondo per strada fa sempre dispiacere. Sono molto severa con me stessa e quindi quando non guido bene ci resto male".

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