Il ciclismo alle Olimpiadi Parigi 2024: gare, percorsi, italiani e favoriti
L'assenza di Pogacar spariglia le carte nella prova in linea, nella quale gli azzurri punteranno su Bettiol: per la cronometro e per la pista la stella più lucente è Ganna
Archiviato il Tour de France 2024 e le tante emozioni che ha regalato, i riflettori del ciclismo si spostano sulle Olimpiadi di Parigi 2024, che tra strada e pista offriranno un piatto ricchissimo.
SPECIALE Il programma completo delle Olimpiadi
Le date e dove vedere le gare in tv
Il programma del ciclismo su strada avrà luogo da sabato 27 luglio a domenica 4 agosto, mentre quello su pista sarà di scena da lunedì 5 agosto a domenica 11 agosto nel velodromo di Saint-Quentin-en-Yvelines. Nel dettaglio, le prove a cronometro sono in programma sabato 27 luglio tra le 14.30 (quella femminile) e le 16.30 (quella maschile). La prova in linea maschile avrà luogo sabato 3 agosto a partire dalle 11, con arrivo previsto per le 18.15, mentre quella femminile è in programma domenica 4 agosto a partire dalle 14, con arrivo previsto per le 18.45. Le gare saranno trasmesse in diretta tv, in chiaro, sui canali Rai (Rai 2 e Rai Sport HD) e in streaming gratuito sul dispositivo Rai Play sui canali Rai Play, Rai Play Sport 1, Rai Play Sport 2 e Rai Play Sport 3. La visione a pagamento è offerta da Eurosport (canali Eurosport 1, numero 210, ed Eurosport 2, numero 211) e da Sky (canali dal 251 al 257 ed Eurosport 4K). Disponibile anche lo streaming sui dispositivi Discovery+, Sky Go, NOW, DAZN, TIMvision e Prime Video Channels.
I percorsi
Parlando della strada, e in particolare alla prova in linea, le lunghezze saranno molto diverse tra la competizione maschile (273 km con 2800 metri di dislivello), in programma il 3 agosto, e quella femminile (158 km), in programma il 4 agosto. Quanto al primo ambito, le cote in programma (le salite) saranno ben 13, che diventano 9 per la prova femminile per un dislivello di 1700 metri: la Cote des Gardes (1,9 km con una pendenza media del 6%), la Cote de Saint-Germain-en-Laye (1 km con una pendenza media del 5,5%), la Cote des Mesnuls (1,1 km con una pendenza media del 6,1%), la Cote de Port-Royal (1 km con una pendenza media del 5,5%), la Cote de Senlisse (1,3 km con una pendenza media del 5,3%), la Cote d'Herbouvilliers (800 m con una pendenza media del 5,7%), la Cote de Saint-Rémy-lès-Chevreuse (1,3 km con una pendenza media del 6,3%), la Cote de Chateaufort (900 m con una pendenza media del 5,7%), la Cote de Bièvres (1,2 km con una pendenza media del 6,5%) e la Cote du Pavé des Gardes (1,3 km con una pendenza media del 6,5%). Il rientro nella città di Parigi e in particolare al Trocadéro sarà preceduto da un circuito finale di 18,4 km da percorrere tre volte nel quale, oltre a diversi tratti in pavé, svetterà la Cote de la butte Montmartre (1 km con una pendenza media del 6,5%), il temutissimo strappo che verosimilmente deciderà tutta la contesa prima dell'arrivo davanti a Pont Alexandre III. La prova a cronometro, sia maschile sia femminile, al netto di qualche tratto vallonato in particolare al centro del tracciato, si preannuncia adatta agli specialisti puri, che dovranno percorrere nel minor tempo possibile i 32,4 km nel cuore di Parigi.
Gli italiani in gara e i favoriti
L'Italia del ct Daniele Bennati per la prova in linea avrà a disposizione soltanto tre slot, occupati da Alberto Bettiol, Elia Viviani e Luca Mozzato: sulla carta non una formazione capace di impensierire i grandi favoriti, dal cui novero, per questioni di percorso, sono tagliati fuori gli specialisti puri appannaggio degli uomini da Classiche. A sorpresa la stella della Slovenia sarà Matej Mohoric, che diventa il capitano alla luce dell'assenza di Tadej Pogacar, il protagonista annunciato, nonché il grande favorito, che dà forfait ufficialmente per la stanchezza accumulata nella cavalcata vincente al Tour de France 2024: ufficiosamente potrebbero aver pesato anche gli attriti con la propria Federazione per la mancata convocazione della fidanzata e collega Urska Zigart. La risposta alla Slovenia arriva da Belgio e Olanda, che puntano forte rispettivamente su Remco Evenepoel e Wout Van Aert da una parte e Mathieu Van Der Poel dall'altra. In terza battuta figura Julian Alaphilippe, assente dalle corse dal Giro d'Italia 2024: la seconda cartuccia della Francia potrebbe essere il giovane Kévin Vauquelin. Da non sottovalutare neanche le candidature di Tom Pidcock (Gran Bretagna), Mads Pedersen, Mattias Skjelmose (Danimarca), Matteo Jorgenson (Stati Uniti), Michal Kwiatkowski (Polonia), Biniam Girmay (Eritrea), Laurence Pithie (Nuova Zelanda), Alexey Lutsenko (Kazakistan), Derek Gee (Canada), Ben Healy (Irlanda), Michael Matthews (Australia), Nils Politt, Maximilian Schachmann (Germania), Daniel Felipe Martinez, Santiago Buitrago (Colombia) e Alex Aranburu (Spagna). Una curiosità: spicca l'assenza, con tanto di codazzo polemico con la Federazione, del campione in carica Richard Carapaz, che nell'unico slot a disposizione dell'Ecuador sarà rimpiazzato da Jhonatan Narvaez. Per quanto riguarda la cronometro, la situazione cambia per l'Italia, che punta forte su Filippo Ganna, che dovrà vedersela con il campione iridato Remco Evenepoel. Tra i favoriti ci sono anche Joshua Tarling, Ethan Hayter (Gran Bretagna), Stefan Kung, Stefan Bissegger (Svizzera), Mikkel Bjerg (Danimarca), Brandon McNulty (Stati Uniti), Tobias Foss (Norvegia), Daniel Felipe Martinez (Colombia), Nelson Oliveira (Portogallo), Luke Plapp (Australia), Dan Hoole (Olanda) e Jan Tratnik (Slovenia). A livello femminile la lotta sarà analoga sia per la prova in linea sia per quella a cronometro. La favorita numero uno sarà Lotte Kopecki, insidiata da Demi Vollering nella consueta sfida a distanza tra Belgio e Olanda. L'Italia cercherà di recitare il ruolo di terza incomoda con Elisa Longo Borghini, reduce dalla vittoria del Giro d'Italia Women 2024: discorso analogo per gli Stati Uniti con Chloé Dygert e Kristen Faulkner e per la Svizzera con Marlen Reusser. La Gran Bretagna punterà su Pfeiffer Georgi, mentre la Germania avrà in Liane Lippert la capitana e in Antonia Niedermaier il jolly. L'Australia si affiderà a Grace Brown, vicina al ritiro, mentre l'Austria conterà sull'eterna Anna Kiesenhofer. L'asso della Francia sarà Juliette Labous, mentre la Danimarca andrà a caccia di medaglie con Cecilie Uttrup Ludwig. Infine, le tante cotes potranno essere il terreno fertile della scalatrice pura Niamh Fisher-Black (Nuova Zelanda). L'Italia torna prepotentemente tra le favorite per la pista, dove potrà contare su Elia Viviani, Filippo Ganna, Francesco Lamon, Jonathan Milan, Manlio Moro e Simone Consonni in campo maschile e Chiara Consonni, Elisa Balsamo, Letizia Paternoster, Martina Alzini, Martina Fidanza, Miriam Vece, Sara Fiorin e Vittoria Guazzini.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su