Imane Khelif, batte anche le polemiche e vince la medaglia d’oro nella boxe femminile

L’atleta algerina è al centro di polemiche per i suoi alti livelli di testosterone che in passato l’avevano esclusa dalle competizioni

9 agosto 2024

Parigi, 9 agosto 2024 – Alle Olimpiadi di Parigi 2024 Imane Khelif è medaglia d'oro nella categoria 66 kg della boxe femminile. Nella finalissima - disputata sul ring allestito al centro dello stadio Philippe-Chatrier del Roland Garros - la pugile algerina iperandrogina ha battuto ai punti la cinese Liu Yang.

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Imane Khelif

In Italia, e non solo, Imane Khelif è diventata, suo malgrado, un caso politico. La pugile algerina, in gara alle Olimpiadi (categoria 66 kg donne), ha esordito infatti contro l’azzurra Angela Carini. Khelif però è al centro di polemiche fra controlli sul testosterone a cura del Cio e test dell'Iba sul Dna che evidenziarono cromosomi XY nell'organismo.

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La Carini si era poi ritirata dopo pochi secondi nella prima ripresa a seguito di un pugno. “Mi ha fatto troppo male” ha detto al termine dell’incontro lasciando alludere all’eccessiva potenza dell’avversaria, nata donna ma con livelli di testosterone maschili.

Il percorso della Khelif è poi proseguito, ancora non senza polemiche, con avversarie che al termine dei match persi hanno fatto il gesto della X, alludendo al cromosoma femminile.

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Polemiche erano state sollevate dalla Lega: diversi esponenti del partito, in primis il leader e vicepremier italiano Matteo Salvini, hanno intrapreso una crociata contro la partecipazione ai Giochi di Khelif. “Pugile trans dell'Algeria, bandito dai mondiali di boxe, può partecipare alle Olimpiadi e affronterà la nostra Angela Carini – tuonava ieri il ministro dei Trasporti - Uno schiaffo all'etica dello sport e alla credibilità delle Olimpiadi. Basta con le follie dell'ideologia ‘woke’”. Anche se la Khelif non è affatto trans.

Tripudio algerino al Roland Garros: dopo giorni di polemiche, Imane Khelifla ha vinto la medaglia d'oro nella categoria 66 kg dei Giochi olimpici di Parigi 2024. Verdetto unanime dei cinque giudici: una doppia vittoria per la neo campionessa olimpica, che sul ring si è dimostrata più forte. Una vittoria voluta, desiderata da tutto il popolo algerino, che ora attende il ritorno della sua beniamina per renderle gli onori da eroina della Patria.

Nel tempio della terra rossa del tennis, è stata già festeggiata da migliaia di connazionali, impazziti di gioia per il record di ori vinti in un'Olimpiade, due (c'era già quello della ginnasta Kaylia Nemour) come nei Giochi del Centenario ad Atlanta. Fin da diverse ore prima del match decisivo per l'assegnazione delle due medaglie più importanti dei pesi welter femminili, erano già tantissimi i tifosi di Khelif presenti nella zona del Roland Garros.

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All'interno, migliaia di bandiere bianco e verdi con la mezza luna rossa e migliaia di voci a intonare il nome di Imane, che, in verità, nei primi momenti dell'incontro contro la cinese ha mostrato alcuni segni di tensione. Ma in pochi secondi, spinta da un tifo assordante, l'algerina ha preso in mano le redini del match con Yang mai capace di impensierirla. Solo nella terza e ultima ripresa, la cinese ha provato l'assalto per mandarla ko (l'unica chance che le era rimasta per vincere il match), ma in questa Olimpiade Imane è stata più forte di tutte le avversarie incontrate sul suo cammino e di tutte le polemiche del prima e del dopo match contro l'italiana Angela Carini, che ha abbandonato dopo 46 secondi perché un pugno le "aveva fatto malissimo”. Sembra passato tanto tempo, in realtà sono trascorsi solo otto giorni da quel primo agosto: ora tutto questo è un ricordo. Imane Khelif, avvolta nella bandiera del suo Paese, è in trionfo sulle spalle del suo allenatore. Quando tornerà per la festa in Algeria, al collo avrà la medaglia d'oro delle Olimpiadi di Parigi 2024.

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