Brignone al primo trionfo in discesa: “Riesco a dare il meglio quando tutto è più difficile”
Fede centra la trentesima vittoria in velocità: “Un sogno che inseguivo da tempo. E ora finalmente ce l’ho fatta”
Sta. Anton (Austria), 11 gennaio 2025 – Il caldo, poi il ghiaccio e la neve fresca. “Sembrava quasi di fare surf”, dice Federica Brignone richiamando una delle sue passioni ‘segrete’. Bene, la strada della prima vittoria in discesa a St’Anton passa anche dall’attitudine agli sport e all’avventura – come raccontato anche in un’intervista al nostro giornale dal fratello-coach Davide -, che a un’atleta a tutto tondo come la valdostana regala “spirito di adattamento”.
Quanto le è servito quindi cercare l’onda perfetta in Marocco?
"Pratico molti sport, discipline in cui devi mettere molto del tuo, anche pericolose come surf o downhill, ma tutte mi aiutano a riuscire meglio nello sci. Il mio lavoro è anche spirito d’adattamento. Negli anni sono molto migliorata perché se mi fido dell’onda e della tavola allora mi fido anche degli sci. In più, è quando tutto diventa più difficile che riesco a dare il massimo”.
La sua prima vittoria in discesa (trentesima in Coppa) cambia i piani da qui a fine stagione?
"Non credo cambierò qualcosa nella programmazione, alla fine in discesa sono sempre stata competitiva. Cercherò di dare sempre il massimo da qui alle finali (di coppa del mondo, ndr), mentre per i Mondiali è ancora troppo presto per dire se farò la libera”.
Ha un altro sogno nel cassetto dopo i primo successo nella libera?
"Sono super contenta ma resto coi piedi per terra, domani c’è un’altra gara (il SuperG alle 11,15). Fino a questo momento ho sempre chiesto troppo alle mie gare in discesa, come a Beaver Creek, e questo non mi permetteva di essere abbastanza sciolta in velocità. Il mio obiettivo principale resta il superG, quanto ai sogni, molti ne ho già realizzati ma quello principale è essere sempre in salute e ad alto livello”.
La partenza abbassata dopo la nevicata l’ha favorita?
"Credo di no a dire il vero. Sono state tagliate fuori le prime curve piuttosto complicate e utili a dare il ritmo e fare la differenza”.
Cosa la spaventava di più nella gara di oggi?
"La neve è cambiata più volte durante la discesa. Dopo la nevicata, soprattutto in alto, sembrava di fare surf. Gli spigoli non li prendevi, volevo essere aggressiva e far girare gli sci, ho provato ad adattami un po’ perché sapevo che qualcuno poteva fare meglio di me. Qualche brivido sul finale per la super prestazione della svizzera Blanc”.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su