Sci, Brignone non sfrutta l’assenza di Shiffrin ad Altenmarkt. Stagione finita per Kilde
La valdostana accorcia di poco nella generale e rimane a 142 da Shiffrin, ma ora arrivano due slalom. Nessun rivale per Odermatt: anche Kilde fuori fino a fine stagione
Roma, 15 gennaio 2024 - Un weekend molto duro sia al femminile che al maschile. Le prove di Altenmarkt Zauchensee e Wengen hanno messo alla prova il fisico di sciatori e sciatrici, con anche qualche infortunio che ha aperto il fronte delle polemiche organizzative. Per tutti i big della discesa, da Paris a Odermatt, è stato folle inserire una discesa in più a Wengen per recuperare Beaver Creek, in un programma che ha visto disputarsi due prove cronometrate, due gare di discesa e una di super g. La fatica ha fatto pagare un caro prezzo ad Aleksander Aamodt Kilde, caduto nel finale della seconda discesa e salvato dall’utilizzo del laccio emostatico a causa di un grosso taglio al polpaccio: stagione finita. In campo femminile qualche caduta ma infortuni meno gravi, in un programma con due super g e una discesa. L’Italia ha trovato di nuovo una ottima Sofia Goggia in libera, mentre Federica Brignone non ha sfruttato l’assenza di Mikaela Shiffrin per recuperare abbondante terreno in classifica generale.
Brignone a 142 da Shiffrin, ma ora arrivano gli slalom
I postumi dell’influenza hanno costretto Mikaela Shiffrin a riposare in quel di Alternarkt, lei che avrebbe voluto esserci per marcare Brignone e Gut, le sue rivali, ma alla fine le è andata bene lo stesso. Su trecento punti a disposizione, la valdostana ne ha conquistati ‘solo’ novanta, di cui 50 nel primo super g chiuso al quarto posto, poi non è riuscita a ingranare le marce alte e ne ha conquistati solo 40 in due gare tra discesa e super gigante bis. Significa che da 232 di distanza ha accorciato a 142: di fatto una mezza occasione sprecata. Ne ha approfittato meglio Lara Gut Behrami, che ha vinto il secondo super g, poi ha fatto terza e sesta nelle altre due gara racimolando 200 punti complessivi. La classifica si è dunque accorciata, ma Shiffrin è rimasta in testa con un buon margine dall’alto dei suoi 929 punti, poi Fede Brignone a 787, Lara Gut Behrami a 749 e Petra Vlhova a 722. Si è riavvicinata anche Sofia Goggia, che ha vinto la discesa, ma la bergamasca difficilmente sarà in lotta per la generale potendo contare sulla metà delle discipline di Shiffrin, ma i suoi 582 punti la pongono quinta forza al mondo. Il problema per Brignone è che ora arrivano due slalom ravvicinati e Mikaela potrà di nuovo allungare. L’americana sarà in gara nella notturna di Flachau di martedì 16 gennaio, ci sarà anche Petra Vlhova, distante nella generale 207 punti, e poipotrà sfruttare il weekend dedicato alla tecnica in quel di Jasna con il gigante, qui anche Brignone è competitiva, e di nuovo slalom. Successivamente, forse, l’ultima chance di Brignone per provarci, prima con Cortina d’Ampezzo (due discese e un super g dal 26 al 28), poi con il gigante a Kronplatz sull’Erta il 30 gennaio. Fede ci proverà, ma fin dall’inizio si sapeva che combattere per la classifica generale sarebbe stato molto difficile. In ogni caso, il grande inizio di stagione della valdostana ha lasciato aperta ancora una porticina. Per l’Italia, poi, la chance di provare a vincere due coppe di specialità: ovviamente Sofia Goggia in discesa e proprio Federica Brignone in gigante. Onesta comunque la campionessa di La Salle nell’analisi del weekend: “Il bilancio per me è negativo: la prima gara è andata bene, ma negli ultimi due giorni sono state due gare non buone e mi dispiace molto”.
Kilde: stagione finita
Un grande spavento, ma per fortuna non conseguenze gravi. Aleksander Aamodt Kilde è caduto nel tratto finale della discesa sul Lauberhorn a Wengen ed è finito contro le reti di protezione lasciandosi una scia di sangue alle spalle. Il pronto intervento dei medici con il laccio emostatico ha evitato il peggio dopo che gli sci gli avevano provocato una lacerazione sul polpaccio, ma fortunatamente non ci sono state altre conseguenze se non una lussazione alla spalla. Escluse fratture o problemi gravi, Kilde dovrà però rimanere diverso tempo a riposo. Di fatto la sua stagione in Coppa del mondo è finita, come affermato dal medico della nazionale norvegese Jacob Strauss: “La stagione è finita, confidiamo di averlo pronto il prossimo anno. Il primo obiettivo è quello”. Tempi di recupero non biblici, ma senza rischi. Kilde rimarrà fermo fino a fine stagione, cioè marzo, ma potrebbe rimettere gli sci ai piedi per i test in primavera della sua nazionale tra aprile e maggio. Serve solo smaltire la lussazione alla spalla mentre le lacerazioni non hanno coinvolto nervi o vasi sanguigni: evitato il peggio. Stagione abbastanza disgraziata per i campioni. Marco Schwarz sarà ai box fino a fine stagione a causa della caduta di Bormio, quando era in testa alla generale, per la rottura del crociato, stesso discorso per Alexis Pinturault, caduto pure lui a Wengen. Lo svizzero Odermatt ha dunque campo libero per la coppa generale, ma rischia di portare a casa quattro sfere di cristallo totali mettendoci dentro le coppe di specialità di super g e gigante, oltre a quella di discesa dove ormai l’unico rivale è Cyprien Sarrazin, distanziato di 66 punti in classifica. E dopo Wengen altra tappa decisiva con la Streif di Kitbuhel. Programma ancora molto duro, a meno che non venga in parte accorciato. Tre prove cronometrate in calendario in data 16, 17 e 18, poi dal 19 gennaio la prima discesa, il 20 la seconda e infine chiusura il 21 con lo slalom speciale. Ovviamente Dominik Paris, Mattia Casse e Florian Schieder cercheranno di essere protagonisti su una pista decisamente amata. Successivamente, intermezzo a metà settimana con Schladming, slalom e gigante, poi Garmisch in Germania dal 27 al 28 gennaio con due supergiganti.
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