Coppa del Mondo di sci, Filippo Della Vite: "La pressione è forte, ma mi darà la carica"

I sogni del 22enne azzurro. Domenica la gara di gigante maschilea Solden

di GABRIELE TASSI -
27 ottobre 2023
Filippo Della Vite (22 anni)

Filippo Della Vite (22 anni)

Solden (Austria), 28 ottobre 2023 – “Erano due anni che combattevo per non partire più con quella pettorina numero 50. E nell’ultima stagione è stato un sogno vedere i risultati, giocarsi per bene la seconda manche". Pista più pulita e neve migliore, meno buche e nuovi obiettivi – dopo la consacrazione dello scorso anno – per il 22enne Filippo Della Vite. L’azzurro, impegnato in Gigante, domani (dalle 10) tenta l’assalto al ghiacciaio Rettenbach assieme ai suoi compagni.

Una vittoria italiana manca da un po’ di tempo nel gigante maschile di Coppa del mondo, non si sente addosso gli occhi di tutti?

"La pressione c’è, ma è per i privilegiati. Per questo mi considero fortunato, e cercherò di sfruttare la carica del pubblico per tirare fuori il meglio di me, lavorare a mente sgombra e sognare senza per forza pensare al risultato".

Che appuntamenti si è segnato in agenda questo’anno?

"Pensavo di aggiungere qualche Slalom alla specialità del Gigante. Più che al velocità pura credo che il mio punto di forza siano le linee tese e la capacità di buttare giù gli sci dopo il palo. Traiettorie chiuse e curve corte possono servire a fare meno strada, e potrebbe funzionare".

E gli obiettivi?

"Il sogno di ogni atleta è sempre quello di vincere, inutile nasconderlo. Più realisticamente il mio è quello di scalare le classifiche gara dopo gara ».

Come si è preparato in questi mesi?

La nostra estate è iniziata a fine maggio, abbiamo fatto tante settimane di atletica fino al 18 agosto, quando siamo partiti per l’Argentina. Grande attenzione è stata data al lavoro fisico, un aspetto da migliorare perché in gara perdevo metri sempre ultimo settore. In Argentina poi abbiamo trovato condizioni molto belle per consolidare il Gigante, lavorando tanto sui piani".

In parole povere?

"Il mio modo di sciare, lo stringere le curve, funziona poco sui tratti piani, dove invece lo sci va fatto correre molto. Penso di essere migliorato sotto quell’aspetto".

Mancano poche ore al debutto della stagione di Coppa del Mondo, ci racconti la sua giornata tipo, come vi state allenando?

"La sveglia arriva presto. Ci alziamo alle 7,30, una rapida colazione, poi prendiamo cabinovia per il ghiacciaio (vicino a Solden, ndr). A quel punto facciamo qualche giro fra sopralluoghi e lavoro tra i pali per non affaticarci. Poi torniamo giù, pranziamo e, dopo un pisolino ristoratore, si passa al lavoro in palestra tra bici e gioco. Il resto del pomeriggio viene dedicato alla videoanalisi. La giornata si chiude con una cena, poi tutti a letto".

Cosa si dirà prima di saltare giù dal cancelletto di Soelden?

"Niente di particolare, a caricarmi è la forza di tutto il mio staff. Se ho la motivazione mille allora riesco a rendere ancora di più. Quindi, fuori i bastoni e adesso spingi a tutta, i conti li facciamo alla fine, quando si ferma i l cronometro".

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