Sci, l’eterna Brignone: 73 podi, quarta al mondo tra quelle in attività: il primo ad Aspen

La Tigre di La Salle al podio numero 73 della carriera, il primo fu ad Aspen 2009: è la quarta al mondo tra coloro in attività dietro solo ai mostri sacri

di MANUEL MINGUZZI
13 gennaio 2025
Federica Brignone

Federica Brignone

Bologna, 13 gennaio 2025 – Un weekend quasi perfetto per Federica Brignone a St.Anton. Vittoria in discesa, la prima della carriera, bel terzo posto in supergigante, utile per riportarla in vetta alla classifica generale. Sono 73 podi in carriera di Coppa del mondo, a quasi sedici anni dal primo ad Aspen 2009. La Tigre di La Salle continua a tirare fuori gli artigli e gli obiettivi, anche a 35 anni, sono ancora tanti, partendo proprio dalla sfera di cristallo, che vinse nel 2020 (prima e unica italiana di sempre), passando per i mondiali di Saalbach tra meno di un mese e concludendo con le Olimpiadi di Milano Cortina tra un anno. C’è ancora tanto da vincere e lei è più in forma che mai, soprattutto sa far viaggiare gli sci ancora come nessuna sa fare, accelerando dove le altre non riescono, deformandoli anche in condizioni sconnesse come quelle di St. Anton.  

Brignone: “Non penso alla classifica, ora Cortina”

Era il 28 novembre 2009 quando ad Aspen, nel suo amato gigante, Fede Brignone andò per la prima volta a podio in Coppa del mondo e proprio le porte larghe le avevano dato una delusione qualche giorno fa a Kranjska Gora, con un errore galeotto non da lei. Ma dalla rabbia positiva Brignone trae stimolo per rifarsi, e così è successo a St. Anton con la prima vittoria in discesa della sua lunga carriera, uno zero che ha sempre voluto cancellare e che ora la porta a Cortina, sulla pista olimpica, con grande carica. Il giorno dopo, sempre a St. Anton, il podio in super g su una pista difficile, un risultato che non è affatto da sottovalutare visto che Fede è tornata in testa alla generale con 479 punti, 23 di vantaggio su Zrinka Ljutic e 32 su Sara Hector, specialiste delle prove tecniche. In totale fanno 73 podi nel massimo circuito, la quattordicesima di sempre nella storia dello sci alpino ma la quarta tra coloro in attività. Fede è dietro solo ai mostri sacri Shiffrin, Vonn e Gut. Mica male. Non a caso, Brignone è soprannominata la tigre, perché quando serve tira sempre fuori gli artigli: “Dopo l’uscita di Kranjska Gora non avevo bisogno di dimostrare qualcosa agli altri, ma di voltare subito pagina come ho fatto a St. Anton e da subito riuscire a star bene e a viverla bene. Ci sono voluti un paio di giorni per recuperare, non tanto per la rabbia, quanto per la delusione di aver commesso un errore che sapevo fosse da evitare. Ero delussissima da me stessa”, il suo racconto. E adesso arriva la tappa italiana per eccellenza nel circuito femminile: Cortina d’Ampezzo e l’Olimpia delle Tofane. Brignone ha sempre raccolto poco nella gara di casa ed è un altro motivo per provarci ancora: “Non voglio pensare troppo alla classifica, sto cercando di sciare al massimo gara dopo gara e ci sto riuscendo ed ora vediamo quanto riuscirò a stare tranquilla e a preservare energie per la tappa di Cortina e poi Kromplatz. Ho un conto in sospeso con l’Olimpia delle Tofane e proverò a fare il massimo nel week end di casa”. Appuntamento sabato 11 gennaio alle 11.10 con la discesa e domenica 12 gennaio alle 11 con il super g, ma prima, nella giornata di martedì 14, sia Hector che Ljutic possono riprendersi la vetta sfruttando lo slalom in notturna di Flachau. Sono gli snodi decisivi di gennaio.

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