Coppa Davis, Ferrer critico con Alcaraz? “Io e Rafa ci siamo sempre stati”

Il capitano spagnolo, privo di Carlos Alcaraz, non è riuscito a condurre la nazionale alle Finals di Malaga: io e Rafa ci siamo sempre stati

di MANUEL MINGUZZI -
17 settembre 2023
David Ferrer

David Ferrer

Bologna, 17 settembre 2023 - E’ stata una settimana molto difficile in Coppa Davis. Tante le defezioni in un calendario che ha visto l’inserimento della Coppa poco dopo lo Us Open: scelta infelice. Alcuni acciacchi, alcune scelte di gestione, ma anche giocatori che hanno scelto di esserci, tra questi Nole. A farne le spese la Spagna, che organizza le Finals di Malaga, eliminata dopo tre sconfitte e priva del faro Carlos Alcaraz. E proprio nel girone degli iberici c’era la Serbia di Novak Djokovic, il quale ha deciso di dare una mano alla sua nazionale. Anzi, chiusa la stagione degli slam il serbo ha scelto la Coppa Davis come una delle sue priorità nel finale di stagione. Ma è stata una settimana priva di tanti giocatori, Matteo Berrettini per infortunio, Jannik Sinner per recuperare dalle cinque ore contro Alexander Zverev, poi Auger Aliassime, che sta preparando la Laver Cup, e lo statunitense Taylor Fritz. Insomma, una Davis abbastanza snobbata. Non ha potuto fare molto David Ferrer, capitano della Spagna, e una piccola frecciatina nei confronti di Alcaraz è arrivata.

Ferrer: “Io e Rafa ci siamo sempre stati”

Sicuramente l’ITF dovrà rivedere il calendario della Davis. Con il turno a gironi inserito a settembre, a pochi giorni dallo Us Open e poco prima della Laver, e le Finals a novembre, non distanti dal master, si rischiano diverse defezioni e un ribaltamento di alcuni valori. La Spagna senza Alcaraz non ha avuto modo di giocarsela nel girone della Serbia di Novak Djokovic, che era presente, e il capitano non giocatore David Ferrer ha dovuto prendere atto della situazione, con tanto di frecciatina all’assente Carlos: “Non posso fare altro che ottenere il meglio da chi gioca e si impegna. Non posso fare di più - le sue parole - Io spero sempre che i migliori vadano in nazionale, ma il calendario è così e dobbiamo accettarlo. Ai miei tempi io e Rafa accettavamo sempre la convocazione”.

Eliminato, ora Ferrer prova a guardare al futuro, sperando che prima o poi Alcaraz torni in squadra per rinforzare una Spagna che, per ovvie ragioni, non può contare nemmeno su Rafa Nadal: “Ci sono anche le Olimpiadi e il calendario è serrato per tutti, speriamo che da lì in avanti la Spagna possa avere giocatori bravi - la speranza di Ferrer, che sembra sempre riferita ad Alcaraz - Altrimenti affronteremo lo stesso la competizione al meglio di noi stessi. Sono contento dei giocatori che ho avuto, perché nonostante la sconfitta hanno dato tutto quello che avevano con un grande atteggiamento. Lo apprezzo”. Intanto, per Malaga c’è un Djokovic che avvisa tutti.

La Coppa Davis è un obiettivo: “Finiti gli Slam la Davis è una priorità, per me è un onore giocare per il mio paese e sono andato a Valencia per dare un supporto alla squadra. Ho motivazioni molto alte”. Ci sarà anche l'Italia che ha sfruttato a pieno la vittoria del Canada sul Cile. Volandri può archiviare le polemiche.

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