Gli ace di Sinner aiutano la ricerca sul cancro

Il tennista italiano a Torino per le ATP Finals promuove l’iniziativa “Un Ace per la Ricerca” di Intesa Sanpaolo e Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro

di Redazione Sport
10 novembre 2024

Arrivato a Torino da numero 1 al mondo e pronto a scendere in campo all'Inalpi Arena, Jannik Sinner è tornato a visitare, per il secondo anno consecutivo, l’Istituto di Candiolo-IRCCS per promuovere l’iniziativa “Un Ace per la Ricerca” di Intesa Sanpaolo (Host partner delle Nitto ATP Finals) e Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro.

Il progetto prevede la donazione, da parte di Intesa Sanpaolo, di € 100 per ogni ace segnato dai campioni durante il torneo e di € 1.000 per quelli in finale, fino a un massimo di € 100.000, contribuendo così a sostenere la ricerca oncologica.

La visita del campione altoatesino è stata anche l’occasione per celebrare la consegna del “Microscopio Blu”, un importante strumento a scansione laser in grado di rivoluzionare la diagnosi oncologica, acquistato con i fondi raccolti durante la passata edizione.

Jannick Sinner durante la visita all’Istituto di Candiolo-IRCCS per promuovere l’iniziativa “Un Ace per la Ricerca”
Jannick Sinner durante la visita all’Istituto di Candiolo-IRCCS per promuovere l’iniziativa “Un Ace per la Ricerca”

L’obiettivo della campagna “Un Ace per la Ricerca” quest’anno è ancora più ambizioso: grazie infatti ai fondi raccolti verrà posata la prima pietra della nuova Biobanca dell’Istituto di Candiolo-IRCCS, uno spazio di circa 3.000 metri quadrati dove verranno conservati campioni biologici, e informazioni ad essi collegate, dei pazienti oncologici. L’obiettivo della Biobanca è sviluppare studi diversificati e su larga scala su campioni biologici conservati in modo ottimale, per raggiungere diagnosi e terapie sempre più precoci e precise, moltiplicando le probabilità di successo anche contro i tumori più aggressivi.

Per Stefano Barrese, Responsabile della Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, “Sostenere la ricerca è importante, essendo il modo attraverso il quale si riesce a raggiungere e fare del bene al maggior numero di persone possibile. In questi anni è stato possibile apportare benefici in termini di strumenti e di progettualità che possono dare un contributo essenziale nella lotta al cancro”.

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