Sinner batte O’Connell a Miami e chiude i conti col passato. Ma sfuma il derby con Arnaldi

Sinner soffre e regola in due set (6-4, 6-3) l’australiano che lo aveva sconfitto due anni fa: ora i quarti. Troppo stanco Matteo, Machac è indiavolato e lo elimina in due set: il ceco trova la stella azzurra

di GABRIELE TASSI -
26 marzo 2024

Miami, 26 marzo 2024 – Che fosse un avversario spinoso si sapeva. Che avrebbe subito premuto il piede sull’acceleratore pure. O’Connell, evidentemente forte di aver già battuto Sinner tre anni fa lascia andare il braccio e rompe il ghiaccio con tre palle break, anzi quattro. Forse le scorie del match contro Griekspoor scorrono ancora nel sangue dell’azzurro, che regala subito il break all’australiano con un doppio fallo. Inizia fra gli incubi il match del campione altoatesino: nel pomeriggio intanto è già sfumato il possibile derby con Arnaldi (sconfitto da Machac), e Jannik ci mette un po’ a prendere le misure su O’Connel e a batterlo 6-4, 6-3. Si comincia con qualche difficoltà sul lato destro per il 22enne altoatesino, spesso fuori misura. Non tanto per il ritmo imposto dall’aussie che nel 2018 puliva barche, ma piuttosto manca l’impatto pulito e corposo con la palla, il suo marchio di fabbrica. Chris gioca senza timore reverenziale, spezza il gioco con lo slice, scende a rete e annulla un affaccio a palla break dell’azzurro con un doppio nastro irreale.

Sinner batte lo spauracchio O'Connell e vola ai quarti di Miami
Sinner batte lo spauracchio O'Connell e vola ai quarti di Miami

Jannik fatica a comandare, nonostante il tennis quasi vintage del suo avversario, fatto di palle senza peso deviate dal vento. Il ragazzo di Sesto Pusteria si fa un po’ Djokovic, carbura a rilento, ma sul 4-3 per l’australiano trova il guizzo per arrivare al break, conquistato – guarda a caso – con un passante di rovescio da extraterrestre. Per un set gran parte del suo tennis non risponde all’appello, ma quando conta (avanti 5-4, servizio O’Connell), trova la zampata e porta a casa il set. Il ragazzo che sa soffrire vince la prova della caparbietà. E a proposito di forza di volontà, nel pomeriggio ha voluto provare il tennis in carrozzina insieme al campione inglese Alfie Hewett, vincitore di otto Slam.

Nel secondo parziale ricompare il sorriso sul volto del rosso, e si accentua con un piccolo imprevisto: Jannik stecca una risposta e la palla schizza letteralmente addosso al suo preparatore Naldi, colpito dove non batte il sole. E’ un momento di ilarità sì, ma nel frattempo l’azzurro opera il break e si porta sul 2-0. Succede di tutto: un malore tra il pubblico e il nostro tennista si presta a passare ghiaccio, bottigliette d’acqua e a asciugamani alla persona che non si è sentita bene: la partita s’interrompe per dieci minuti. Comincia la discesa per Jannik, con l’australiano che non ci crede più, non regge ritmo e pesantezza di palla. Ai quarti di finale affronterà Machac. Il ceco, autore di un torneo splendido, ieri pomeriggio ha battuto con un doppio 6-3 un Matteo Arnaldi decisamente non in giornata e sfibrato dalle fatiche del tour, negando all’Italia un derby tutto azzurro.

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