Sinner bussa alla leggenda. Nole ora si può battere

I numeri: Jannik qualificato tra i ’maestri’ non deve temere più alcun rivale. Solo con Djokovic zero vittorie, 4 successi di fila con Medvedev e Alcaraz .

di PAOLO GRILLI -
2 novembre 2023
Sinner bussa alla leggenda. Nole ora si può battere

Sinner bussa alla leggenda. Nole ora si può battere

In poche settimane è cambiato tutto. Da talento indiscusso, ma con ancora il complesso dei mostri sacri, a Top 5 che non deve più temere nessuno. Jannik Sinner vede le Finals Atp di Torino e la Davis a Malaga con lo stesso piglio di un conquistatore del West, con lo sguardo affamato di futuro puntato laddove tramonta il sole. All’orizzonte ci sono gli Slam, e il numero uno del ranking. Sembra solo una questione di tempo, per lui che ne ha tanto, a 22 anni.

L’altoatesino ora impegnato a Parigi Bercy a Vienna ha messo in fila l’astro nascente Shelton (n.16 Atp), Sonego nel derby, Tiafoe (14), Rublev (5) e Medvedev (3). Ormai il timore reverenziale non intacca più i suoi colpi, diventati sempre più vari e letali.

Jannik è già qualificato per Torino. Con Djokovic i precedenti sono negativi (0-3), ma la differenza con il re serbo sembra assottigliarsi sempre più. Contro Alcaraz, numero due per altro in crisi, Sinner è invece in vantaggio 4-3 negli scontri, con vittorie negli ultimi due. Anche con Medvedev (ieri sconfitto a Bercy da Dimitrov, esibendo il dito medio agli spettatori dopo il match), l’azzurro ha vinto le ultime due, e le sei perse prima non pesano più. Nei duelli co Rublev, quattro le vittorie del nostro in sei duelli, e anche qui gli ultimi due sono stati successi.

Gli ultimi tre posti alle Finals sono ancora da assegnare. Tra Tsitsipas, Zverev, Rune e Hurkacz uno rimarrà fuori. Ma Jannik non deve poi temere chi, nel ranking, sta dopo di lui. Contro il greco è 2-5, ma ha vinto bene l’ultima partita a Rotterdam; con il gigante tedesco è sotto 4-1, e pesa la maratona persa agli ultimi Us Open, ma questo Zverev non è ancora quello dei tempi migliori. Contro il giovane Holger, Jannik è 0-2, ma anche in questo caso si tratta di un avversario non nel migliore stato di forma e il ko di Montecarlo è ormai lontano. Infine, c’è Hurkacz, che lo batté in finale a Miami nel 2021: contro il polacco, Jannik è 2-2, e l’ultima vinta a Montecarlo è stata una prova di forza. Complessivamente, contro i nove colleghi della Top 10, Jannik ha vinto un terzo delle sfide (16 su 48), ma sei delle ultime nove: la dimostrazione di una crescita vertiginosa, di una continuità da record.

A Torino, Jannik può andare per vincere. Poi ci sarà anche Malaga con gli altri azzurri. Ecco, in Davis la nostra stella più brillante deve rimettersi in pari. In singolare ha un bilancio di sei vittorie e una sconfitta, nel doppio invece è 0-3. Dopo il grande no d Bologna, in Spagna può subito riscattarsi facendo la storia.

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