Tennis, il coach di Sinner: “In futuro può vincere slam. Oggi è più sorridente e felice”

Simone Vagnozzi da un anno allena Jannik Sinner: prima parte di stagione fantastica poi un calo sulla terra, ma a Wimbledon la rinascita. In futuro potrà vincere uno slam

di MANUEL MINGUZZI -
30 luglio 2023
Jannik Sinner

Jannik Sinner

Bologna, 30 luglio 2023 - Un Jannik Sinner in ripresa a Londra nel tempio di Wimbledon dopo una parentesi deludente sulla terra rossa. La seconda parte di stagione proporrà i tornei sul cemento americano, prima Toronto in Canada e Cincinnati con i Masters 1000 e infine lo Us Open di fine agosto e l'alto atesino ha smaltito le delusioni su terra. Successivamente toccherà alla Coppa Davis e ai tornei indoor e Sinner sta conducendo una stagione da top five per rendimento, anche se la campagna primaverile sul rosso non è andata benissimo, ma sull’erba di Wimbledon si è visto di nuovo un Jannik efficace e fermato solo da Novak Djokovic in semifinale. E’ stata la sua prima semi in un torneo dello slam e il suo coach Simone Vagnozzi è convinto che a fine percorso di crescita arriverà la vittoria in un palcoscenico di prestigio.  

Vagnozzi: “Lo vedo più gioviale e più…italiano”

Giudizio positivo alla prima parte di stagione di Jannik Sinner. Parola del suo coach Simone Vagnozzi. In una intervista a Oktennis l’allenatore del tennista altoatesino ha parlato dell’andamento altalenante di questi primi sei mesi di gioco, con una buonissima campagna invernale fuori Europa e poi un calo sulla terra rossa. Il Vagnozzi pensiero: “Vedo Jannik migliorato sotto tanti aspetti - le parole di Vagnozzi - Non dimentichiamo che ha vinto Montpellier, fatto semifinale a Indian Wells, la finale di Miami, poi la semifinale di Montecarlo e una a Wimbledon in cui solo Djokovic lo ha fermato. E’ in top ten da cinque mesi di fila e nella Race è sempre tra il quarto e il quinto posto”. Insomma, è mancato l’acuto, la vittoria in un torneo importante tra mille e slam, il classico centesimo per completare l’euro. E quell’ultimo centesimo per Vagnozzi arriverà al termine del percorso di crescita. Bisogna avere fiducia nelle qualità di Jannik: “Siamo convinti che alla fine di questo percorso potrà vincere uno slam”, l’ottimismo di Vagnozzi. Ma il tennis resta uno sport solitario e tocca sempre al giocatore compiere i passi decisivi verso il successo; gli allenatori possono risolvere alcuni problemi ma non tutti e in campo si è soli: “Non possiamo risolvere noi tutti i problemi, nel tennis deve pensarci il giocatore con le proprie scelte. Noi siamo qui per dare consiglio ma il tennis è uno sport che non rinuncia alla solitudine dei protagonisti”. E per poter essere efficaci, solidi e con le giuste scelte su un campo da tennis è basilare un aspetto: la felicità. Una volta raggiunto un equilibrio personale poi emergeranno tutte le qualità tennistiche. Per Vagnozzi, Sinner al Roland Garros non era felice, mentre a Wimbledon qualcosa è cambiato: “A Parigi non credo fosse felice, a Wimbledon lo era molto di più. In generale lo vedo più gioviale e sorridente, diciamo un po’ più italiano…”. Ora la campagna sul cemento, Sinner ha saltato gli ultimi tornei sul rosso europeo per concentrarsi su Toronto e Cincinnati ad agosto, preludio all’ultimo slam con gli Us Open a New York dal 28 agosto. Alcaraz e Djokovic, come sempre, gli avversari più tosti. Leggi anche - Elisabetta Cocciaretto sugli scudi: a Losanna il suo primo titolo Wta MANUEL MINGUZZI

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