Sinner non va a Sanremo. “Residenza a Montecarlo? Lì mi sento a casa”
L’annuncio durante la conferenza stampa a Roma: “Faccio il tifo da casa. Nei giorni del Festival sarò già al lavoro, farò quello che mi piace”. Giovedì l’incontro con Mattarella. Tajani lo ha investito del ruolo di ambasciatore dello sport italiano nel mondo
Roma, 31 gennaio 2024 - Jannik Sinner non parteciperà al Festival di Sanremo 2024. Lo ha annunciato lui stesso nella conferenza stampa in corso nella nuova sede della Federazione italiana tennis e padel, al Foro Italico: ”Farò il tifo per Sanremo da casa, quando dovrei andare sarò già a lavorare che è quello che mi piace fare. Tomba? Mi piacerebbe sciare con lui”
Nonostante gli inviti ricevuti da Amadeus in video e il suggerimento della premier Giorgia Meloni, il campione dell’Australian Open manterrà il suo intendimento, che aveva fatto trasparire con una battuta subito dopo la vittoria a Melbourne. “Non sono bravo a cantare né a ballare, se dipendesse da me non andrei”, aveva spiegato, ma quelle parole facevano pensare che non dipendesse soltanto da lui. E infatti si era subito scatenata l’ondata delle richieste, alla quale si è opposto solo il presidente della Federtennis Angelo Binaghi, che ha ben chiaro il carattere del suo campione e si è detto pronto a proteggerlo “a petto nudo”, contro l’invadenza della popolarità procurata dal grande successo sportivo. “Lo ringrazio a nome di tutti, quello che ha fatto e soprattutto quello che dice ci rende tutti orgogliosi”, ha detto Binaghi.
Sinner è arrivato sul trono d’Australia ed è diventato il primo italiano capace di vincere un torneo dello Slam ben 48 anni dopo Adriano Panatta proprio in virtù del suo carattere schivo, ma determinato. In questi giorni è stato tirato per la giacchetta e si è trovato nella scomoda situazione di rischiare di essere messo in difficoltà dalle richieste pressanti che arrivavano soprattutto da Sanremo.
"Sono contento di quello che abbiamo fatto e di condividere le emozioni con voi – ha detto Sinner - ma non c’è solo un torneo, si può fare bene e si può fare male. Il calore della gente si sente e mi piace, ma sono lo stesso ragazzo di due settimane fa, semplice. Sarà molto importante la programmazione, l’anno scorso abbiamo fatto molto bene con periodi di stacco. Faremo molto lavoro in palestra, sul piano tennistico posso fare tutto meglio, ma il passo più importante che abbiamo fatto è stato lo step mentale. Ma c’è ancora tanto lavoro da fare, l’obiettivo è vincere un altro slam”.
Ha risposto anche alla domanda sulle polemiche per la sua residenza a Montecarlo, che garantisce alcuni privilegi fiscali: “Quando sono andato ad allenarmi a Bordighera con Piatti, lui aveva la residenza a Monaco e quando ho compiuto 18 anni l’ho presa anche io. La cosa bella di Monaco è che ci sono tanti tennisti con cui ti puoi allenare, tante palestre, tante strutture e i campi sono buoni. Onestamente lì mi sento a casa, ho una vita normale, posso andare a fare spesa con zero problemi. Mi sento bene lì”.
Un cronista gli domanda perché non ci saranno festeggiamenti particolari a Sesto Pusteria. Il vincitore degli Australian Open ricorda allora come il 22 gennaio in un incidente stradale siano morti tre suoi compaesani, una donna di 47 anni con i figli di 10 anni e di 7. Una tragedia che ha sconvolto la comunità altoatesina. “Non mi sembrava il caso di festeggiare”, commenta Sinner. Jannik rivela anche di aver invitato Alberto Tomba per sciare insieme: “Ci sentiamo, è un bravo tipo, una leggenda. Già essere in contatto con lui mi emoziona, sciare con lui sarebbe speciale. Avevo chiesto a Natale se poteva venire, doveva stare con la famiglia ma spero si faccia perché sarebbe una cosa bella”.
La giornata si era aperta con il conferimento da parte del ministro Antonio Tajani di un riconoscimento molto importante: Sinner è stato nominato ambasciatore dello sport italiano nel mondo. “Dobbiamo attirare il turismo e gli investimenti. Gli italiani che rappresentano qualcosa, ad esempio gli atleti, i campioni, ci aiutano" ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri al momento di ricevere alla Farnesina il tennista.
Lui ha capito benissimo il suo ruolo e la responsabilità che deriva da questa popolarità: “Portare più gente possibile al tennis è la cosa più importante. E' sano, c'è competizione, ma non il contatto. Ti serve solo una racchetta e una pallina. Quel passo lì è quello più importante che stiamo facendo. Non dimentichiamo che Fognini, poi Berrettini, oggi io... Tutti noi stiamo facendo qualcosa per il futuro del tennis italiano. Mi fa piacere che ci sia più movimento". A proposito di Berrettini, Sinner ha detto: “Mi ha fatto i complimenti come tutti i giocatori della Davis. Abbiamo bisogno di lui nel circuito. Lui in passato mi ha aiutato e se gli serve qualcosa lo farò anch'io”.
Importanti anche le parole spese sul fenomeno dei social: “I social non mi piacciono, perché non rappresentano la verità. Invece mi piacciono le serie tv, in Australia guardavo 'Animal Kingdom', solo che in Italia non si vede, o comunque devi mettere vpn in Australia. La lettura? Vado a momenti, a volte leggo tanto, in altri momenti non leggo. Dipende".
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