Sinner a Pechino: “Un momento difficile ma vado a testa alta. So di non aver fatto nulla di male”
Il ricorso della Wada sul caso doping turba il sonno di Jannik: “Sono deluso ma proverò a restare concentrato sul mio lavoro”
Pechino, 30 settembre 2024 – Si scrive Sinner, si legge ricorso Wada. Il numero uno al mondo continua a far parlare il campo (oggi ha conquistato la semifinale del torneo Atp di Pechino oggi, battendo in due set Jiri Lehecka), ma è inevitabile che l’attenzione vada a questioni che poco hanno a che fare con il tennis giocato. La decisione dell’Agenzia mondiale antidoping di impugnare l’assoluzione dell’Itia (Tennis Integrity Agency) sul caso Clostebol, continua a turbare il sonno del campione azzurro. Che non nega l’apprensione. "Non è una situazione in cui mi fa piacere trovarmi, è delicata e difficile e anche diversa – ha ammesso nella conferenza stampa dopo il match contro il ceco – Di certo ho passato notti insonni in questo periodo e adesso ancora una volta non sarà facile”.
Il timore che il Tas (Tribunale Arbitrale dello Sport) possa accogliere la linea della Wada – che suggerisce una squalifica di uno/due anni – rischia di far traballare il braccio di Jannik. “E' un qualcosa che potenzialmente può accadere e sono ovviamente deluso di ritrovarmi di nuovo in questa posizione – ha dichiarato ancora – ma proverò a restare concentrato sul mio lavoro facendo tutto quel che potrò per farmi trovare pronto per ogni partita che dovrò affrontare”. Inutile girarci intorno, “è un momento difficile per me e per il mio team. Tendo a tenermi vicine le persone che mi conoscono come persona e loro sanno chi sono, ma di sicuro non è facile. Quel che so però è che non ho fatto nulla di male e questo già mi aiuta un po' a tenere la testa alta”.
Tornato alla partita di oggi, Sinner si è detto soddisfatto di averla chiusa in due set. “Nel prossimo match dovrò alzare ancora il livello. Cerchiamo sempre di migliorare giorno dopo giorno. I successi sono il risultato del livello di gioco che esprimi, di quanto riesci ad essere continuo anche mentalmente. Cerchiamo di stare nel presente, ogni match ci fa capire che posso migliorare. Ho cambiato fisioterapista e preparatore e anche dal punto di vista fisico c'è tanto da fare”. E il lavoro è per ora l’unico modo per esorcizzare la paura.
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