Perché non ci saranno più casi Sinner: la Wada cambia le regole antidoping
Le novità al codice dell’Agenzia mondiale entreranno in vigore l’1 gennaio 2027: modifiche su contaminazioni e livelli di concentrazione delle sostanze proibite. Un piccolo assist per Jannik in attesa del Tas
Roma, 10 dicembre 2024 – Dopo le parole del direttore generale della Wada, Olivier Niggli, “i casi di contaminazione sono ovunque. Potremmo aver creato noi il problema perché i laboratori rilevano quantità infinitesimali”, l’Agenzia mondiale antidoping ha deciso di modificare il regolamento dall’1 gennaio 2027. Le novità al Codice riguardano in particolare le eventuali contaminazioni e i livelli di concentrazione delle sostanze proibite.

Le vicende di Sinner e Swiatek hanno lasciato il segno, ecco quindi una rivoluzione per il sistema antidoping. L’azzurro numero 1 del tennis mondiale attende il giudizio del Tas (non prima di febbraio 2025) dopo il caso clostebol, mentre la polacca ha chiuso i conti con un mese di squalifica. I cambiamenti introdotti dalla Wada – non è prevista alcuna retroattività – non impatteranno direttamente sulla vicenda giudiziaria di Sinner, ma in teoria potrebbero dare una mano alla difesa del campione italiano, considerata la direzione presa dall’Agenzia mondiale.
Dall’1 gennaio 2027, quindi, non si parlerà più di “prodotto contaminato” ma di “fonte di contaminazione”, definita dagli esperti della Wada “una fonte imprevedibile di sostanza proibita come l’ingestione di una medicina che contiene la sostanza proibita la quale non è specificata nell’etichetta o la cui presenza non può essere identificata con una ragionevole ricerca internet; la consumazione di cibo o bevanda, come per esempio carne o acqua contaminata, che contiene la sostanza proibita senza che ci fosse un avvertimento o altra comunicazione che notifichi la possibile presenza della sostanza proibita; l’esposizione alla sostanza proibita che era stata usata o posseduta da una terza persona, sia attraverso il contatto diretto dell’atleta con la terza persona oppure attraverso il contatto con oggetti toccati o maneggiati dalla terza persona; oppure attraverso contaminazione ambientale”. Proprio quest’ultimo sarebbe il caso che ha messo nei guai Sinner.
L’altra novità sostanziale è legata ai livelli di concentrazione minimi delle sostanze proibite senza soglia – nello specifico una sostanza per la quale non c’è una soglia entro la quale la sua presenza viene tollerata nell’organismo dell’atleta – sotto i quali non si configura la positività. A Sinner, si ricorda, furono riscontrate quantità infinitesimali di clostebol: 86 picogrammi per millilitro nell'esame del 10 marzo 2024, addirittura 76 in quello effettuato poco più di una settimana dopo.
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