Us Open, parlano Alcaraz e Djokovic. Oggi Musetti e Berrettini. Sinner e i dubbi dei big. Domani il debutto Slam

"Qualcosa di diverso" negli occhi del ragazzo Slam lo aveva colto pure Matteo Berrettini. I sintomi del ’caso doping’ una partita che si giocava negli angoli più profondi della mente di Jannik Sinner andata in scena sotto il sole, ancora prima di scendere in campo agli Us Open. C’è un Djokovic sibillino che chiede "protocolli standardizzati per tutti", e un Alcaraz a dirla tutta poco chiaro: "Se lasciano che giochi c’è un motivo". Alla corazzata del numero 1 del mondo arrivano bordate e attestati di stima come quello del collega romano: "Sta gestendo tutto in un modo impressionante per la sua età", ha detto Matteo a Sky. Ma se a livello ufficiale l’azzurro è stato indagato e assolto per assunzione involontaria di una dose microscopica di Clostebol, non è scagionato da tutti i suoi colleghi. In primis, il serbo insiste su una mancata coerenza da parte delle autorità anti-doping dopo che diversi giocatori hanno parlato di un ’trattamento di favore’ per il numero uno. "Capisco la frustrazione dei giocatori per la mancanza di coerenza – ha detto Nole –. Da quanto ho capito il caso è stato risolto nel momento in cui è stato annunciato. Ma credo che siano passati cinque o sei mesi da quando la notizia gli è stata comunicata. Vediamo la mancanza di protocolli standardizzati e chiari". Nel frattempo l’incontro di Sinner con McDonald è in programma domani dopo le 18 (diretta tv in chiaro su SuperTennis e via satellite su Sky). Slam che l’altoatesino ha detto di non vedere l’ora di giocare è il principale obiettivo stagionale. Ora serve l’ultimo gioco di prestigio: lasciarsi alle spalle le polemiche, soffrire e incassare l’ennesima rivoluzione all’interno del suo team. Gli azzurri in campo oggi (orario italiano): 17 Nardi-Bautista Agut; 18,30 Berrettini-Ramos Vinolas; 20,30 Musetti-Opelka; 22 Darderi-Baez. Da segnalare il 4° titolo in carriera per Lorenzo Sonego: suo il 250 di Winston Salem.