Volley, chi è ‘Re Mida’ Santarelli: l’italiano che vince sempre con le altre nazionali

Il tecnico umbro ha stabilito i record con il club di Conegliano, poi ha vinto il Mondiale con la Serbia, Nations League ed Europei con la Turchia. Ma non può allenare la nazionale azzurra

di DORIANO RABOTTI -
4 settembre 2023
Daniele Santarelli, campione d'Europa con la Turchia

Daniele Santarelli, campione d'Europa con la Turchia

Bruxelles, 4 settembre 2023 – La carriera di Daniele Santarelli è qualcosa di incredibile, che diventa ancora più abbagliante nel momento in cui l’Italia si dibatte in una crisi di risultati e tra polemiche che rischiano di mettere in pericolo la panchina di Davide Mazzanti. Le azzurre cercheranno di ottenere il pass per le Olimpiadi nel torneo che andrà in scena in Polonia dal 16 settembre: dovesse andare male, si aprirà una fase di riflessione che potrebbe anche portare a cambi in corsa, al di là del contratto che lega Mazzanti alla Fipav fino a Parigi.

Mentre il cielo azzurro è coperto di nuvoloni, quello sopra Daniele Santarelli sembra essere sempre baciato dal sole. Questo 42enne umbro di Foligno, che con Mazzanti ha lavorato come assistente a Casalmaggiore, ha dimostrato di saper camminare benissimo con le proprie gambe. Con il club di Conegliano ha costruito un ciclo pazzesco, con tanto di record mondiale di vittorie consecutive, 76, e una bacheca che conta cinque scudetti, quattro coppe Italia, cinque supercoppe italiane, due mondiali per club e una Champions league. Per fortuna delle federazioni straniere, per guidare l’Italia non è contemplato il doppio incarico: così Santarelli è stato chiamato prima sulla panchina della Croazia, poi della Serbia all’inizio del 2022, centrando un bronzo in Nations League e poi l’oro ai mondiali dell’anno scorso. Passa alla Turchia nel 2023, e vince subito Nations League ed Europeo. La Turchia è attualmente al primo posto nel ranking mondiale, anche grazie a un rinforzo arrivato quest’anno, la campionessa Melissa Vargas, cubana naturalizzata da Erdogan. E grazie ad un allenatore che l’ha fatta giocare insieme con la Karakurt, l’altro opposto, per ottenere una forza d’attacco che non ha eguali. Potrebbe averla un giorno l’Italia, se riuscirà a far giocare insieme Antropova ed Egonu, un giorno. Ma per le qualificazioni olimpiche forse è troppo presto…

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