A Brescia manca il finale. Trapani si prende la vetta
Serie A, decisivo l’allungo nell’ultimo parziale dei siciliani trascinati da Notae. Alla Germani, priva di Ivanovic, non bastano cinque uomini in doppia cifra.

Serie A, decisivo l’allungo nell’ultimo parziale dei siciliani trascinati da Notae. Alla Germani, priva di Ivanovic, non bastano cinque uomini in doppia cifra.
"Dovevamo essere più cinici, la partita si è decisa su due o tre dettagli. Abbiamo perso un paio di rimbalzi difensivi, ne avevamo un po’ meno sul finale. Siamo arrivati con il fiato corto, ma non posso rimproverare niente ai ragazzi, una partita di grande qualità contro una squadra molto forte e ben allenata". Peppe Poeta commenta così il ko di Brescia nello scontro al vertice con Trapani che impone il saluto alla prima posizione in classifica a vantaggio dei padroni di casa. Secondo ko in fila dopo quello con Olimpia Milano. Non sono bastati i 21 punti di Chris Dowe, responsabilizzato vista l’assenza di Nikola Ivanovic in regia: "Siamo stati bravi a sopperire alla sua assenza. Chiaro che lui sia un giocatore importante per noi e ci è mancato. Ma non mi piace parlare degli assenti, testa alta e pensiamo alla prossima", la conclusione di Poeta.
Match che si decide nel finale dopo che la Germani aveva toccato il +8 nella fase centrale. Poi, nel tiro a segno finale, emerge JD Notae (nella foto affrontato da Bilan) per Trapani, con il presidente dei siciliani Valerio Antonini in lacrime per la gioia dopo la sirena conclusiva, visti i contemporanei balbettamenti nel calcio. Nello score 26 punti per Notae, 19 per l’ex Virtus Bologna Amar Alibegovic. Brescia, invece, manda cinque giocatori in doppia cifra (18 per Della Valle e 16 con 5 rimbalzi per Miro Bilan), ma ha poco dalle seconde linee, visto che Ferrero, Tonelli, Mobio e Pollini giocano in tutto sette minuti, mentre Coournooh in diciassette minuti non lascia sostanzialmente traccia. Senza Europa il roster dei lombardi non può essere profondo, ma ruotare in sette uomini a Trapani diventa difficilmente abbinabile ad una vittoria. E il calendario resta terribile, con nelle prossime tre giornate Trento, Reyer Venezia e Virtus Bologna. È il momento di stringere i denti, si spera con Nikola Ivanovic nuovamente al comando delle operazioni.
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