Ancora porte girevoli per l’Estra. Brajkovic se ne va, in arrivo Smith
Il centro austriaco ha deciso di lasciare Pistoia. Al suo posto pronta una nuova scommessa da Pompano Beach
L’avventura di Luka Brajkovic in biancorosso è giunta al capolinea. Il centro austriaco da tempo manifestava una certa insofferenza ed una voglia di andare via da un ambiente che non si è mai sentito cucito addosso. Tanti, troppi, i motivi che hanno portato Brajkovic a prendere questa decisione, primo fra tutti la gestione tecnica che da agosto ad oggi è stata decisamente altalenante, giusto per usare un eufemismo. Un malessere che evidentemente il lungo biancorosso non è più riuscito a trattenere e che lo ha portato a dire basta. La società si è mossa per correre ai ripari firmando Andrew Smith, un altro ’figlio’ della Florida e di Pompano Beach come Maverick Rowan, Michael Forrest e, per certi versi, Karlis Silins. Classe 1992, americano naturalizzato lettone, centro di 206 centimetri già visto in Italia con le maglie di Ferrara in A2 e lo scorso anno con quella di Brindisi con cui ha giocato l’ultimo scorcio di stagione (vincendo anche a Pistoia) con una media di 4,4 punti in 13,8 minuti di impiego in 10 partite disputate. Insomma, una scommessa per la massima serie. In attesa dell’ufficialità.
Una stagione, quella dell’Estra, che stenta a trovare la via giusta con una squadra che ancora non ha una propria identità, un gioco ed è lontana dall’essere un gruppo vero. Partire da zero con una nuova proprietà, un nuovo allenatore e nuovi giocatori non è facile e per trovare la chimica giusta occorre tempo. Se poi ci mettiamo in mezzo tutte le vicissitudini che sono accadute in questi mesi, la situazione diventa ancora più complicata. Pistoia, ora, dovrà ripartire ancora una volta da capo dando tempo a Markovski di plasmare la squadra ed al nuovo arrivato di inserirsi in un contesto sinceramente non facile il tutto tenendo conto che domenica si scende in campo contro la capolista Trento imbattuta fino a questo momento.
Un risultato più che meritato per una società che in questi anni ha veramente coniugato passione e progettualità ritagliandosi un ruolo di primo piano nel massimo campionato. Trento oltre ad avere come detto un progetto sportivo solido, può contare su una guida tecnica come quella di Paolo Galbiati di sicura affidabilità. A questo va aggiunto un roster attrezzato e di ottimo livello. Toto Forray è il capitano e leader indiscusso della squadra forte dei suo tredici anni di militanza con la maglia dell’Aquila. Si affiancano giocatori come Quinn Ellis e Jordan Ford capaci di sfornare talento a profusione, Anthony Lamb, 80 gettoni in Nba e Myles Cale, migliore realizzatore da tre punti di tutto il campionato. Sotto i tabelloni elementi come Mawugbe, Zakauskas e Bayehe formano un reparto di grande fisicità e solidità. Un mix di talento e muscoli che ha finito per fare di Trento la migliore difesa del campionato ed uno dei primi cinque attacchi del campionato. Pistoia, di contro, è un grosso punto di domanda percché ad oggi dire ciò che potrà fare la squadra è difficile quanto vincere al Superenalotto.
Maurizio Innocenti
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