Ataman: "Boston Campione del Mondo? Prima dovete battere il Panathinaikos"

L'allenatore turco riaccende una vecchia polemica a un anno di distanza dalle parole pronunciate dal velocista statunitense Noah Lyles durante i Mondiali di atletica del 2023

di MATTEO AIROLDI -
18 luglio 2024
Ataman insieme a Sloukas

Ataman insieme a Sloukas

Bologna, 18 luglio 2024 – “Una delle cose che più mi danno fastidio è guardare le finali NBA e vedere i giocatori della squadra vincitrice con in testa con su scritto “Campioni del Mondo”. Campioni del Mondo di che? Degli Stati Uniti? Amo gli Stati Uniti ma non sono il Mondo intero. Qui ci sono decine di Paesi che hanno sul petto le loro bandiere. Non ci sono bandiere sulle casacche delle squadre NBA”. Parole al veleno snocciolate dall'allenatore del Panathinaikos Campione D'Europa, Ergin Ataman, che poco più di un anno fa ebbero lo stesso effetto di un grosso masso che cade in uno stagno in mezzo alla quiete del bosco quando a pronunciarle fu Noah Lyles, velocista pluridecorato statunitense, che scatenò la reazione stizzita via social di diversi campioni NBA, tra cui spiccarono anche Kevin Durant e Damian Lillard, e che hanno rinvigorito una polemica mai realmente sopita riguardante la correttezza della definizione di “Campioni del Mondo” attribuita in più occasioni ai vincitori del campionato di basket professionistico statunitense. A gettare per così dire un po’ di benzina sul fuoco di questa diatriba dalle radici lontane, ci ha poi pensato Eurolega, commentando via social il trionfo dei Boston Celtics – campioni NBA 2024 –: “Campioni del mondo? Dovete prima venire a battere il Panathinaikos” è stata la reazione della lega che gestisce la massima coppa cestistica per club europei. Panathinaikos guidato in panchina dal turco Ergin Ataman, il quale proprio in queste ore è tornato sull’argomento lanciando un ideale guanto di sfida alla franchigia più vincente della NBA che con il Panataikos – ironia della sorte – condivide i colori biancoverdi e il trifoglio nel logo: “Anche l’Eurolega lo ha detto via social – ha spiegato Ataman in un’intervista alla TV turca Rafin TV –, bisogna battere prima la nostra squadra per definirsi i migliori. In NBA si vedono sempre come i migliori, chiedono cifre di grossa entità per venire a giocare in Europa, ma non sono i Campioni del Mondo. Se vogliono fregiarsi di quel titolo devono venirci a battere ad OAKA”. Ataman, che quest’anno ha alzato al cielo la terza Eurolega nella sua carriera di allenatore dopo quelle conquistate nel 2018 e 2019 con l’Efes Istanbul, ha poi cercato di smorzare un po’ i toni: “Squadre come Celtics e Mavericks, che quest’anno hanno disputato le finali NBA, sono appunto squadre da titolo e non hanno certo bisogno di un coach come me, ma si potrebbe portare una squadra di medio-bassa classifica ad alti livelli. Adesso sono molto felice al Panathinaikos, ma se un domani ci fosse una franchigia interessata, se ne potrebbe parlare”. Il focus di Ataman è insomma tutto sul suo Panathinaikos, che in roster può vantare giocatori che l’NBA la conoscono decisamente bene (su tutti Kendrick Nunn) e che tra pochi mesi darà un nuovo assalto alla massima competizione europea per club. E chissà che un domani non possa davvero essere organizzata una titanica sfida tra la vincente della NBA e quella dell’Eurolega, sul modello di tanti incontri che la massima lega americana già svolge in Europa durante la stagione.

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