Basket, Milano vince la Supercoppa: Virtus Bologna battuta 98-96 dopo un overtime

I biancorossi fermano la striscia vincente di Bologna, che si era imposta nelle ultime tre edizioni del trofeo

di MATTEO AIROLDI -
22 settembre 2024
Supercoppa, vince l'Olimpia Milano

Supercoppa, vince l'Olimpia Milano

Casalecchio di Reno, 22 settembre 2024 – L’EA7 Emporio Armani Milano batte 98-96 la Virtus Segafredo Bologna dopo un tempo supplementare e alza al cielo la Supercoppa 2024 spezzando l’egemonia dei bianconeri, che avevano vinto le ultime tre edizioni del trofeo. Per conquistare la prima coppa stagionale, però, gli uomini di coach Ettore Messina hanno dovuto sudare le proverbiali sette camicie: la Virtus è infatti partita con la quinta innestata, giocando un primo tempo da manuale, in cui ha imbrigliato l’attacco di Milano con una difesa stritolante e in fase offensiva ha creato tiri ad altissime percentuali raggiungendo anche il +16. Nella terza frazione, però, si è acceso Nikola Mirotic che, dopo essere rimasto a secco nei primi 20’ nei ha messi 15 in 10’ propiziando il 17-4 che ha riportato avanti l’EA7, punendo una Virtus che ancora una volta ha subito una flessione dopo l’intervallo, ma che è poi stata capace di ritrovare il bandolo della matassa. Soltanto una schiacciata in tap in di Nebo a 5” dalla quarta frazione, ha infatti impedito di alzare al cielo la quarta Supercoppa a una Virtus che nell’extratime ha comunque riprovato a sgasare grazie a Polonara ma alla fine ha pagato dazio subendo un 10-0 griffato LeDay-Bolmaro, che le è stato fatale. In casa Olimpia sono quattro i giocatori finiti in doppia cifra, con Josh Nebo arrivato a quota 20 e il duo Bolmaro-Mirotic a 18, mentre alla Virtus non sono bastati i 18 di Achille Polonara e i 17 di Tornike Shengelia.

 

La cronaca della gara

 

Parte forte la Virtus che chiude bene la propria area e in attacco alza subito i ritmi trovando in Zizic e Shengelia due importanti terminali per far male nel pitturato a Milano (8/11 da due nei primi 10’ per i felsinei), mentre Clyburn si fa trovare pronto da oltre l’arco e con due stilettate propizia il 15-7 che costringe Messina al primo timeout della serata. È Nebo, con 8 punti segnati tra i primi 11 di marca biancorossa, a fare pentole e coperchi per tenere in linea di galleggiamento una Milano che però si fa trovare impreparata difensivamente sulle accelerazioni di Morgan che valgono il +9 bianconero al suono della prima sirena (26-17). Il buon momento di Bologna prosegue anche in avvio di seconda frazione: sulle ali di Tucker e Polonara, infatti, gli uomini di Banchi continuano a difendere forte a far circolare con velocità e precisione la palla, trovando canestri ad alte percentuali che fanno lievitare il vantaggio bianconero fino alle 15 lunghezze (37-22).  Milano, invece, non raccoglie punti da Mirotic, continua a sparare a salve dall’arco (2/10 da tre iniziale) e, soltanto dopo aver toccato anche il -16 (45-29), riesce a limitare parzialmente il passivo grazie ai punti portati in cascina da Bolmaro e Dimitrijevic (47-36 al 20’). 

 

È in uscita dagli spogliatoi che l’Olimpia cerca un vero e proprio cambio di passo con una difesa che sale di tono rallentando i giochi dell’attacco bianconero. In attacco, invece, a salire in cattedra Mirotic che, nei 5’ iniziali della ripresa, porta in cascina i primi 12 punti della sua serata propiziando la parità a quota 53, al culmine di un parziale biancorosso di 17-4. Un nuovo punto di svolta del match perché Milano riconquista fiducia e sulla schiacciata di Nebo in campo aperto di Nebo ritrova anche un vantaggio che mancava dal secondo minuto di gioco. La Virtus incassa il montante in un terzo quarto ancora una volta problematico, ma ha la grande forza mentale di resistere e di piazzare l’ennesima zampata con le triple di Polonara per il 69-64 bianconero all’ultimo mini-intervallo. Un gap che Milano colma in meno di 3’ all’alba del quarto quarto con il 5-0 firmato Shields-Dimitrijevic, alimentando così un lungo testa a testa che si trascina addirittura fino all’overtime, agguantato da Milano con una schiacciata in tap in di Nebo a 5” dalla quarta sirena.  Nonostante la beffa subita in chiusura, la Virtus cerca di rialzarsi con personalità e grazie a Polonara, che prima rifila una stoppata a Nebo e poi piazza due triple per il nuovo +5 bianconero. Messa con le spalle al muro e rimasta senza Mirotic, l’Olimpia reagisce poderosamente: cinque punti di fila di LeDay e altrettanti di Bolmaro valgono infatti il decisivo 10-0 che consegna la coppa all’EA7 e ferma la striscia vincente di Bologna

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