Basket, qualificazioni Europei 2025: l’Italia parte col piede giusto, Turchia al tappeto

Gli azzurri trionfano nel primo match del girone B imponendosi per 87-80

di DAVIDE BASELICE -
22 febbraio 2024
Nicolò Melli

Nicolò Melli

Pesaro, 22 febbraio 2024 – Inizia col piede giusto il percorso dell’Italia nelle qualificazioni ad Eurobasket 2025. Il roster tricolore - privo di Simone Fontecchio, Matteo Spagnolo e Giordano Bortolani - alla Vitrifrigo Arena supera per 87-80 la Turchia nel primo appuntamento del raggruppamento B. Un solido Melli da 17 punti con 7 rimbalzi trascina la propria squadra che si gode le ottime prove di Nico Mannion (10 uscendo dalla panchina) e del duo Spissu-Tonut (24 punti in coppia). Dall’altra parte inarrestabile Tarik Biberovic autore di 27 punti con 10/19 sul campo. Pesano inoltre le diciassette palle perse per gli uomini di Ataman. Domenica alle 18:00 azzurri nuovamente di scena con la trasferta in Ungheria.  

La difesa azzurra è decisiva nel limitare l’attacco turco nel primo tempo

Alla sua prima partita nei ranghi di capitano, Niccolò Melli inizia col piede giusto nella metà campo offensiva. Il centro di Reggio Emilia firma i primi nove punti della sua squadra dominando gli avversari sia dalla lunga sia dalla media distanza. Gli ospiti giocano a viso aperto e dimostrano mani e piedi veloci quando c’è da andare a rimbalzo d’attacco. Biberovic conferma di avere una mano particolarmente calda segnando la tripla del 7-12. Pozzecco capisce che la sua squadra è in difficoltà e che c’è bisogno di cambiare qualcosa. Gli azzurri confezionano un parziale di 7-0 trovando nel contropiede l’arma con cui colpire la squadra di Ataman che si vede costretto a chiamare timeout per riorganizzare le idee ai suoi. Da un recupero di Pajola nasce l’assist di Spissu per il neoentrato Polonara che va a schiacciare il canestro del sorpasso (20-19). La difesa asfissiante è la chiave per l’Italia che nulla può sulla magia allo scadere di Biberovic dalla lunga distanza (24-24 al 10’). Lo staff tecnico italiano lascia in campo il quintetto cosiddetto operaio con Petrucelli e Pajola pronti a recuperare palloni preziosi.

Sono otto, infatti, le palle perse della Turchia visibilmente limitata nella costruzione del gioco. Mannion ne approfitta per allungare ad otto le lunghezze di vantaggio prima che lo strappo venga parzialmente ricucito da Sipahi (38-35). I padroni di casa accelerano a ridosso dell’intervallo chiudendo sul +11 con ben ventisei punti iscritti a referto nella seconda frazione (50-39 il punteggio all’intervallo). Il rientro dagli spogliatoi vede l’Italia gonfiare la retina altrui per tre volte consecutive rispettivamente con Procida, Tonut e Spissu. E’ il massimo vantaggio per gli azzurri che toccano i quattordici punti di margine (59-45 al 35’) prima di mollare la presa consentendo agli avversari di ritornare sotto la doppia cifra di svantaggio (64-56). Pozzecco decide di aumentare nuovamente l’aggressività difensiva e in un amen si ritorna sul +12 a conclusione della terza frazione (68-56 al 30’). L’Italia è così chiamata a dover gestire il margine a proprio favore costruito in precedenza: Ricci ne piazza cinque consecutivi ma dall’altra parte Mahmutoglu con le sue bombe rimette tutto in discussione prima dello Spissu moment che archivia la pratica. La schiacciata finale di Tonut mette il punto esclamativo.

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