Basket Eurolega: la rimonta Virtus si ferma sul più bello. L'ASVEL vince 87-85
I bianconeri partono male ma risalgono dal -13 e nel finale cedono definitivamente il passo ai francesi
Lione (Francia), 10 ottobre 2024 – All’Astroballe di Villeurballe la Virtus Segafredo Bologna incassa la sua seconda sconfitta in Eurolega perdendo 87-85 contro l’ASVEL padrone di casa. A condizionare pesantemente la prestazione dei bianconeri è stato l’approccio troppo soft, che ha portato a ben 38 punti incassati nei primi 10’ di gioco, nei quali l’ASVEL ha saputo arrivare al ferro con estrema facilità e tirare ad altissime percentuali. Un fardello che ha costretto a giocare di rincorsa i felsinei, che nella ripresa hanno avuto la reazione auspicata da Banchi e hanno saputo colmare il gap senza tuttavia rimettere il naso avanti. Nel finale, però, l’ASVEL è riuscito a ritrovare lucidità e ha potuto così allungare le mani sulla vittoria. Un successo su cui ci sono le firme in calce di un Neal Sako dominante sotto canestro (19 punti e 11 rimbalzi), di Theo Maledon (17 punti) e di Nando De Colo (16 punti). Alla Virtus, invece, non sono bastati i i 23 punti di Isaia Cordinier e l’ottimo apporto in uscita dalla panchina di Momo Diouf (15 punti).
La cronaca della gara
Le difficoltà bianconere si palesano sin dalle prime battute di gara: l’approccio della Virtus Segafredo è infatti troppo soft e l’ASVEL sa approfittarne trovando canestri facili con uno scatenato Harrison che, assieme a De Colo – in uscita dalla panchina – e Sako, confeziona il primo vantaggio in doppia cifra dei transalpini sul 23-13 dopo poco più di 5’. Uno scatto che fa prendere fiducia agli uomini di Poupet, i quali riescono ad arrivare con estrema facilità al ferro e costruiscono tiri ad alte percentuali (6/10 da due e addirittura 7/7 da tre nei primi 10’), chiudendo la frazione d’apertura con un vantaggio di undici lunghezze e ben 38 punti segnati, dopo aver toccato anche il +12 (38-27). Grazie al buon impatto dalla panchina di Diouf e al duo formato da Cordinier, già in doppia cifra dopo 10’, e Shengelia, la Virtus prova a restare in scia ma l’ASVEL non fa sconti e riesce a compensare il fisiologico calo delle percentuali di tiro con i rimbalzi d’attacco (ben quattro consecutivi in una sola azione), che portano extrapossessi e canestri: su tutti quelli portati in dote da Maledon, che è un vero rebus irrisolto per la difesa dei bianconeri, i quali continuano così a rincorrere l’ASVEL senza particolare successo e rientrano negli spogliatoi con un fardello di 8 lunghezze (57-49).
Neppure la pausa di metà gara basta agli uomini di coach Banchi per far ritrovare la giusta intensità: dopo l’intervallo, infatti, l’ASVEL continua a macinare gioco trovando in Sako il terminale giusto per far nuovamente lievitare il proprio vantaggio fino alle 13 lunghezze (68-55). La Segafredo arranca ma pian piano riesce a riacquisire fiducia grazie soprattutto alla difesa che trova continuità e a Diouf (l’azzurro parte con un 5/5 al tiro), il quale si rivela l’arma segreta usata da Banchi per sorprendere rendere la pariglia a Sako e imbastire una lenta ma inesorabile rimonta culminata nella tripla del 68 pari siglata da Pajola. La prospettiva del match della Virtus sembra cambiare totalmente: i bianconeri, galvanizzati, pur perdendo a 6’ dalla fine Pajola per raggiunto limite di falli, iniziano infatti a rispondere colpo su colpo ai canestri di De Colo e soci. A Bologna non riesce però mai il guizzo del sorpasso e alla fine deve alzare bandiera bianca quando Maledon segna il libero del definitivo 87-85 e Sako stoppa il tiro del possibile overtime di Cordinier.
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