Estra, rottura tra Baraonda e società: "Accuse infondate: via dagli spalti"

Il nodo: un atto vandalico che un dirigente avrebbe attribuito ad alcuni tifosi. "Non presenzieremo più"

di Redazione Sport
12 dicembre 2024
I tifosi della curva Pistoia

I tifosi della curva Pistoia

Non passa settimana senza un qualche tipo di scossone, in casa Estra Pistoia. Questa volta non c’entrano però il mercato, il patron o l’allenatore: la questione, seria, riguarda la tifoseria. In particolare la Baraonda Biancorossa, gruppo organizzato di riferimento e cuore pulsante della curva Pistoia, che ha di fatto ’rotto’ con la società. Il motivo? Gravi accuse relative ad atti vandalici, a detta dei tifosi infondate, a carico di alcuni membri del gruppo; accuse ai cui parte della dirigenza avrebbe dato adito nei confronti delle autorità, sempre a loro detta senza riscontri fattuali. Per questo, la decisione presa dalla Baronda è di quelle destinate a far rumore: "Abbiamo deciso di non presenziare più ad alcuna partita della nostra squadra fino a quando non vedremo un cambio di rotta riguardo questi atteggiamenti". Il tutto dopo sedici, lunghi, anni di presenza ininterrotta a fianco della squadra.

Questo il testo integrale del comunicato diffuso dalla Baraonda: "Ciò che comunichiamo non ha niente a che vedere con le critiche che abbiamo sollevato negli ultimi mesi nei confronti della società – premettono –. Ci teniamo a specificarlo bene: non stiamo parlando della nuova gestione americana né dei risultati sportivi". Poi i tifosi biancorossi entrano nel vivo: "Di recente, alcuni esponenti del gruppo hanno ricevuto accuse gravi e profondamente infondate relative a fatti a noi totalmente estranei, che infangano il nome della Baraonda e mettono a rischio la serenità della vita privata di questi ragazzi – attaccano –. A riguardo abbiamo avuto la sensazione che una parte della nostra dirigenza non solo sia rimasta indifferente ma anzi abbia dato adito a tali accuse".

Secondo la Baraonda, non si tratterebbe di un caso. "Questo è stato il culmine di atteggiamenti che si sono susseguiti da inizio stagione, verso l’intera tifoseria – argomentano –. Tenuto conto di questo ma soprattutto degli ultimi fatti di cui siamo stati accusati, abbiamo deciso di non presenziare più ad alcuna partita della nostra squadra fino a quando non vedremo un cambio di rotta riguardo questi atteggiamenti. Ci aspettiamo che chi di dovere si renda conto dell’importanza della tifoseria anche quando questa porta delle critiche. Siamo dispiaciuti e mai avremmo pensato dopo quasi 16 anni di incessante presenza di dover arrivare a questa decisione – conclude la Baraonda–. Rivolgiamo un pensiero alla squadra che abbiamo sempre sostenuto da inizio stagione: siamo con voi anche se non ci vedrete sugli spalti".

E adesso? Di sicuro, senza l’anima del tifo biancorosso, l’Estra perde un sostegno importante nella già difficile corsa alla salvezza. Un problema da risolvere al più presto. Per questo adesso toccherà alla società fare chiarezza: se ci sono delle prove concrete dei fatti in questione, si facciano i dovuti passaggi con le autorità. In caso contrario, chi ha contribuito a creare questa spaccatura con la piazza dovrà giocoforza risponderne in qualche misura.

Alessandro Benigni

Continua a leggere tutte le notizie di sport su