Eurolega, energia e coralità: l'Olimpia Milano non fa sconti al Maccabi e lo batte 98-86
Secondo sigillo europeo di fila per gli uomini di Messina
Milano, 21 novembre 2024 – L’EA7 Emporio Armani Milano non fa sconti al Maccabi Tel Aviv battendolo 98-86 all’Unipol Forum e raccogliendo il secondo successo di fila in Eurolega (quarto nelle ultime cinque uscite lontano dai confini della Serie A), il quale rilancia le ambizioni di classifica dell’Olimpia e la proietta in piena zona play-in. Un successo maturato grazie a una prestazione molto solida e continua dell’EA7, che ha saputo reagire dopo un avvio titubante, piazzare un’importante spallata tra secondo e terzo quarto e poi resistere alla rimonta del Maccabi, arrivato fino al -4. Oltre a una grande difesa, che per larghi tratti del match ha condizionato le scelte dell’attacco del Maccabi, a cui non sono bastati i 20 punti di Jaylen Hoard, a brillare nel collettivo biancorosso – che questa sera ha prodotto eccellenti percentuali al tiro (71% da 2 e 44% da tre) – ci hanno pensato un Zach LeDay da 22 punti e 7 rimbalzi – e Nikola Mirotic, che ha chiuso a quota 20, 16 dei quali mandati a bersaglio nei 20’ iniziali. Più che positive, però, anche le prove di Armoni Brooks (16 punti con 4/8 da tre), Nico Mannion e Nenad Dimitrijevic.
La cronaca della gara
Serve un timeout di coach Ettore Messina per porre rimedio all’avvio titubante dell’Olimpia che finisce subito sotto 9-2, colpita dalle giocate di un tarantolato Hoard. La musica cambia quando Mirotic entra in ritmo e ricuce lo strappo riportando il match in equilibrio sul 10-10. Shields, Brooks e Dimitrijevic completano l’opera per il sorpasso di Milano che però sul finale del quarto concede troppo spazio a Shayok che puntualmente punisce con le due triple del nuovo controsorpasso del Maccabi (20-22). Il buon momento del play macedone in forza all’Olimpia prosegue anche in avvio di seconda frazione, ma l’Olimpia non riesce comunque a strappare. Sono le tante palle perse su entrambi i fronti a tenere il match tra i binari di un’equilibrio che l’EA7 prova nuovamente a spezzare sul rettilineo finale di primo tempo: i biancorossi concedono pochissimo all’attacco del Maccabi e in fase offensiva giocano con eccellente coralità. Il risultato sono le cinque triple ravvicinate di Mirotic (già a quota 16 all’intervallo), Mannion, Brooks e LeDay, le quali permettono all’Olimpia di arrivare a quota 50 punti in 20’ e costruirsi un tesoretto di sette lunghezze (50-43).
La vera e propria spallata milanese arriva però dopo l’intervallo, quando sale in cattedra Armoni Brooks che infila otto punti in un fazzoletto di pochi secondi facendo lievitare il vantaggio di Milano oltre la doppia cifra prima di lasciare il testimone a Mannion e LeDay che scrivono il +14 biancorosso sul tabellone (68-54). Il Maccabi incassa e si affida Shayok per tenere aperti i giochi, rosicchiare punti preziosi al vantaggio meneghino e chiudere il terzo quarto in singola cifra di svantaggio (79-72). L’ultimo mini-intervallo non interrompe la risalita della formazione ospite che, grazie a De Julius, Di Bartolomeo e Randolph si spinge fino al – 4 a 7’ dalla fine; una risalita che fa riaffiorare nelle menti dei giocatori di Messina i fantasmi delle rimonte già subite in questa prima parte di stagione. Fantasmi scacciati però da cinque punti ravvicinati di un monumentale LeDay, il quale ridà certezze e verve a un’Olimpia che poi nel finale di gara non trema più e trova in Mannion la punta di diamante per mettere al sicuro la seconda vittoria europea consecutiva.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su