Final Eight amara. Brescia, resta “solo“ lo Scudetto: "Lotteremo ancora più di prima»

Dopo l’eliminazione ai quarti. Magro indica la rotta ai suoi. "Le scelte non hanno pagato. ma sappiamo chi siamo".

20 febbraio 2024
Brescia, resta “solo“ lo Scudetto: "Lotteremo ancora più di prima"

Brescia, resta “solo“ lo Scudetto: "Lotteremo ancora più di prima"

BASKET

Un colpo durissimo, un paio di settimane per lavorare. Il post Coppa Italia, in casa Germani Brescia, è doloroso. Anche se la Virtus è spaccata in due dal ko con Reggio Emilia. E la Reyer Venezia è stata travolta in semifinale da Olimpia Milano, poi ko con Napoli. Brescia, che con i partenopei ha abdicato ai quarti di finale, ora ha una nuova missione. In fondo, lo dice anche Alessandro Magro. È questo il momento per comprendere la grandezza della squadra. Serve resettare e ripartire. Con Napoli sono mancati i leader. In primo luogo Della Valle e Massinburg. La palla, però, semplicemente non è entrata. Dopo il trionfo di un anno fa, la sfida della stagione resta un’altra. Ovvero difendere il primato in classifica. Per aprirsi una via plausibile alla finale Scudetto.

"La mia squadra non ha approcciato in maniera soft questa gara – il commento del tecnico toscano – Napoli ha semplicemente interpretato bene questa partita, ha cambiato le carte in tavola, è stata aggressiva. Abbiamo male interpretato il metro arbitrale, come dimostra la bassa percentuale da 2. Solitamente non siamo questi. Una brutta gara ci può stare, è ovvio che se succede in un torneo ad eliminazione il rammarico è tanto". E in molti hanno “tradito“ le attese: "Su questo match si può dire tanto. Ci sono mancati i nostri giocatori simbolo, ho cercato di stravolgere il nostro modo usuale di giocare. C’è chi ha giocato meno, chi fuori luogo, mi prendo la responsabilità del fatto che queste scelte non siano andate a buon fine". Una questione di approccio: "Ci è mancato in generale il piglio. Sapevamo che Napoli avrebbe fatto bene cose diverse. Più di un giocatore ha mancato la partita, la mia responsabilità più grande è che sia sembrata una partita di precampionato. Parlo delle difficoltà che in campionato non abbiamo mai visto ultimamente. Ci è mancata l’abitudine a giocare punto a punto. Abbiamo smesso di passarci il pallone, di parlarci in difesa. Frustrazione, non paura. Era un’enorme occasione, è una partita che abbiamo perso dopo cinque mesi in cui abbiamo mostrato quello che possiamo valere".

Per Magro è indubbiamente il ko più doloroso della sua gestione: "Bisognerà vedere se questa squadra avrà la forza mentale per staccare e ripartire. La nostra voglia è esserci ancora, è esserci ancora più pronti". Dunque lavorare sulle teste, per ripartire. La Coppa Italia ha rimesso molto in discussione, soprattutto lo stato di forma di Milano, che aveva vinto 11 delle ultime 12 partite in LBA. E anche la dipendenza della Virtus dalla giocate di Daniel Hackett e Marco Belinelli, due elementi che non possono avere continuità per tutta la stagione vista la carta d’identità. Brescia, semplicemente, non ha creduto nelle sue chance di rivincere il trofeo, ma nell’angolo del pianto delle “big“ potrebbe celare un maladrino sorriso. Ora è il tempo di riposare le membra e ritrovare la voglia di combattere. La stagione della Germani Brescia è ancora tutta, abbondantemente, da scrivere.

Alessandro Luigi Maggi

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