Virtus, una spinta fortissima dai tifosi. Banchi e la squadra colpiti da tanto calore

Il bagno di folla all’allenamento ha toccato tutto il gruppo. Un’iniezione di fiducia per affrontare un avvio di stagione subito complicato

di MASSIMO SELLERI -
28 agosto 2024
Virtus, una spinta fortissima dai tifosi. Banchi e la squadra colpiti da tanto calore

Al centro un sorridente Isaia Cordinier saluta i tanti tifosi all’allenamento (Schicchi)

Il bagno di folla che ha accompagnato il primo e al momento unico allenamento a porte aperte della Virtus anche nella giornata di ieri è stato argomento di discussione all’interno dello spogliatoio bianconero. Il coach Luca Baraldi non era l’unico a essere stupito del calore con cui è stata accolta la nuova squadra e se da un lato cinque dei sette nuovi innesti avevano già duellato con i tifosi della V nera da avversari, per Will Clyburn e Matt Morgan questa è stata una novità che ha fatto capire quanta passione per la pallacanestro ci sia a Basketcity.

In questi anni in cui la Segafredo ha avuto tra le mani il timone del club, il suo ceo Luca Baraldi ha tessuto una serie di rapporti così stretti con l’imprenditoria bolognese che appena si è avuto notizia del disimpegno dell’azienda leader nella produzione dell’espresso italiano, buona parte degli sponsor ‘nostrani’ hanno messo mano al portafoglio aumentando il loro sostegno economico alla V nera. Se a questo si aggiunge che, come anticipato sempre ieri, la mediazione di Infront porterà nelle casse bianconere i proventi di un importante accordo commerciale con il colosso energetico Enel, il cerchio si chiude e si può dire che la stagione della Virtus si poggia su solide fondamenta. Il rovescio della medaglia c’è ed è che tutto questo sostegno del territorio inevitabilmente si tradurrà in aspettative e pressione sulla squadra. La premessa è che le undici vittorie casalinghe consecutive in Eurolega ottenute dalla formazione allenata da Banchi nella precedente annata sportiva difficilmente saranno ripetibili. Soprattutto all’inizio ci vorrà un po’ di pazienza anche per far digerire a chi non ha conoscenza del primo campionato continentale, praticamente tutti i nuovi arrivati a parte Clyburn, le grammatiche di un livello così alto. La seconda questione, di cui si è scritto e riscritto, riguarda la situazione dei centri.

Oggi Devontae Cacok è alle prese con la riabilitazione e pare che il suo rientro avverrà sono nelle prime settimane di ottobre, ma anche quando sarà in ordine e pronto per andare in campo viene da chiedersi che tipo di contributo potrà dare alla causa dato che nella passata stagione il suo inizio non è stato di certo esaltante non avendo poi la possibilità di riscattarsi. Gli interrogativi sono tutti legittimi, ma nella sua prima esperienza bolognese Banchi ha dimostrato di avere una importante visione di prospettiva. Se non avesse recuperato Iffe Lundberg trasformandolo da un rospo che nessuno voleva ad un guerriero azzurro che seminava il terrore nelle difese avversarie la Segafredo non avrebbe regalato così tante soddisfazioni ai suoi tifosi. Già nel torneo di Cagliari di venerdì 6 e sabato 7 settembre si vedrà qualcosa di come il tecnico grossetano intende gestire le gerarchie all’interno della squadra anche se in questi appuntamenti si tende più ad insistere su quello che non funzione piuttosto che su quello che è già rodato.

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