A2: mercoledì la Effe ha l’occasione per far dimenticare il brutto ko di Torino, il terzo di fila. Fortitudo, Cento motivi per reagire. Coach Caja vuole ’risarcire’ i tifosi
Quo vadis, Fortitudo? Frangente di profonda riflessione in casa dei biancoblù di coach Attilio Caja, che dopo il fine settimana...

La rabbia di Attilio Caja (Ciamillo)
Quo vadis, Fortitudo? Frangente di profonda riflessione in casa dei biancoblù di coach Attilio Caja, che dopo il fine settimana di stop per il rinvio del match casalingo contro la parigrado Urania Milano (posticipato al 19 marzo), e a 7 giorni di distanza dalla caporetto torinese, si prepara non senza arrovellamenti al derby di A2 di mercoledì sera (ore 20.30) in quel di Cento.
Sfida determinante per molteplici ragioni. La più ovvia riguarda un filo del discorso che si è smagliato nella sconfitta a Brindisi, si è poi allontanato dalla matassa nel ko casalingo contro Pesaro fino a perdersi definitivamente nell’ultima disfatta di Torino. Dove, per la prima volta quest’anno, mai si era percepito un senso di arrendevolezza tale da arrivare a parlare di crisi-Fortitudo: 3 ko consecutivi e la sensazione di dover rifare tutto daccapo.
Crisi che arriva dopo una lunga parentesi di successi inanellati da capitan Fantinelli e soci, una striscia positiva di 7-0 che non solo aveva rimesso in carreggiata Bologna dopo il 5-7 delle prime 12 giornate (prima del cambio panchina Cagnardi-Caja), ma aveva addirittura cambiato le prospettive del club. Certo, il tecnico pavese aveva scosso l’ambiente con dichiarazioni importanti in merito all’obiettivo promozione diretta, qualcosa che fino a pochi giorni fa poteva sembrare ragionevole visto il trend di una squadra che fra gli assist da record di Fantinelli, un Aradori in stato di grazia e Freeman tuttofare, sembrava aver fatto scordare a tutti l’assenza di un giocatore come Kenny Gabriel. Ma, allegate a quelle dichiarazioni, c’erano stati i primi segnali di quanto arrivato in seguito: mentalità sbagliata a partire dal lavoro in settimana, superficialità dilagante e un atteggiamento modesto nel guardare alle vittorie senza capire invece come sono maturate.
A questo aspetto si aggiunge l’enigma Donte Thomas, arrivato poco più di un mese fa a mettere la pezza nel momento dell’infortunio di Gabriel, fino alla bocciatura arrivata all’indomani di Torino con la nota della società che, con effetto immediato, ha comunicato l’inizio del lavoro differenziato individuale per l’americano di Olympia Fields. Ma c’è pur sempre una gara da giocare e, non di certo ultimi per importanza, tanti tifosi ai quali rendere conto, a una parte dei quali la Fortitudo potrebbe prevedere agevolazioni dopo l’ultima trasferta, ma si vedrà. Per Caja questo è forse uno dei punti nodali al pari di quello spirito che ancora non è maturato nei suoi uomini. Onorare il tifo, onorare il lavoro della società e riprendere il filo del discorso.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su